Cazzo! che peccato!... mi sarebbe piaciuto vedere
fucilate e morti dalle vie e dalle strade di Sassuolo, con
tutti i bravi concittadini, i carabbinieri e i delinquenti
tutti con le palle trapassate dai pallettoni!...
Così ci piace la giustizia a noi di Sassuolo... purché i
mortacci siano di più i loro!
5 maggio 2007 0:00 - ET
Ho riportato i fatti, visto che qualcuno è abile a
mistificare la realtà e di fare di un episodio la
regola. Bisognerà pur chiedersi come mai avvengono
certe cose, non certo per violenza o follia diffusa, ma per
una serie di motivazioni che poi portano anche a degli
eccessi. Mettersi le fette di salame sugli occhi
facendo finta che non accade nulla non risolve il problema
immigrazione-integrazione, semmai lo peggiora.
5 maggio 2007 0:00 - Lucio Musto
Non ci siamo, ET, non su questo pianeta.
Non
stiamo discutendo dei "fatti", non è compito
nostro; qui sulla terra abbiamo i tribunali, i giudici, i
periti, la scientifica eccetera con i loro strumenti, per
valutare i "fatti" ed emettere sentenze e
condanne.
Qui sulla terra Italiana poi i processi
si fanno in aula ed i cittadini che hanno qualcosa da dire
si iscrivono come testimoni e vanno a parlare alla
sbarra.
A noi resta da discutere di
"principi", che sono le norme di comportamento del
nostro popolo.
In Italia un carabiniere non
picchia un uomo a terra e non tira l'orecchio ad un
monello. Se lo fa sbaglia, e le sue gerarchie, dal diretto
superiore fino al capo dello Stato "devono" dargli
torto, non "possono" dargli ragione.
Questo in Italia, sulla Terra, caro ET. Può essere che in
altri pianeti le regole siano differenti. Recandoci lì,
rispetteremo quelle regole diverse.
Buona
permanenza.
4 maggio 2007 0:00 - Alfredo PEZZILLI
È chiaro il principio di chi scrive: gli immigrati
hanno sempre ragione. Anche quando giungono e
permangono sul territorio in clandestinità e senza
lavoro. Uno di questi a Pavullo ha accoltellato a morte
un tranquillo commerciante. Magari condannarlo sarà un
altro delitto contro la civiltà. Non si possono fare
chiacchiere sulla civiltà per partito preso. Andate
prima a parlare con i cittadini della civilissima Sassuolo,
che hanno prima ospitato migliaia di meridionali ed ora
ospitano centinaia di estracomunitari.
4 maggio 2007 0:00 - ET
Alcuni FATTI non adeguatamente considerati: 1)
l'extracomunitario ubriaco, pluripregiudicato e già
diffidato stava tirando sassate a vetrine e passanti 2)
all'intervento delle forze dell'ordine ha reagito
minacciando gli agenti con bottiglia rotta 3) si è
opposto all'arresto con discreta energia (tre agenti su
quattro medicati al pronto soccorso per lesioni) 4) la
"documentazione" del filmato con il telefonino,
acquisita agli atti dagli inquirenti, dimostra chiaramente
che chi menava, anche da steso, era lui (a proposito, dove
sono i referti medici di costole spezzate e lesioni interne
per i calci e perchè gli sono saltati sopra?) 5) la
gente onesta di Sassuolo ne ha pieni i c...ni di buonismo
che serve solo a proteggere i delinquenti ed i vagabondi. Ed
è forse per questo che in dialetto si dice che piò i en
negher piò i en bon (più sono neri e più sono buoni,
evidente allusione al colore più chiaro dei nordafricani,
che sono quelli che creano più problemi, a differenza dei
centroafricani, musulmani anche loro, ma solerti lavoratori
ed onestissimi). 6) chiunque trova da ridire, si metta
a girare (ovviamente disarmato ed ovviamente da solo) per
braida da quando si fa notte. Ovviamente NON deve chiedere
tutela dalle forze dell'ordine, ed altrettanto
ovviamente deve farlo TUTTE le sere, nelle stesse condizioni
di chi abita in zona e deve muoversi per i turni del
lavoro. 7) i commenti sui carabinieri cattivi (pure
d'accordo che in passato sono accaduti episodi in cui
c'è stato un uso incontrollato delle maniere forti e
sicuramente altri ne accadranno, anche i carabinieri sono
esseri umani, soggetti a rabbia e risentimento) mi ricordano
tanto le lezioni di dialetto genovese di Zelig... nel
finale: son tutti finocchi col culo degli altri. E sai
adatta tanto a tutti i vari politici e soloni che
ppontificano... 8) qualche giorno dopo, a fronte di
episodio similare (schiamazzi in strada da parte di ubriachi
con rissa e lancio di oggetti, stavolta SENZA intervento dei
carabinieri) qualcuno si è fatto alla finestra ed ha
scaricato una doppietta. Per fortuna non c'è stato il
morto, ma questo non è forse un segno di
un'esasperazione DEI CITTADINI ormai non più
controllabile?
4 maggio 2007 0:00 - lo starniero stiufato
Chi semina vento, raccoglie tempesta! Sembra che non si
vuole imparare dai sbagli di altri paesi che hanno
fabbricato dei terroristi in casa. Come giustamente diceva
Lucio M, fare razzista, violento, etc. non deve essere
un’abitudine o una caratteristica delle forze
dell’ordine. Magari sì lo permettono alcuni folli di
questo sito, disposti alla distruzione totale se non sì lì
da ragione.
3 maggio 2007 0:00 - pico
non lo trovavo più!
16 marzo 2006 0:00 - Pierino
LETTO: Andate prima a parlare con i cittadini della
civilissima Sassuolo, che hanno prima ospitato migliaia di
meridionali ed ora ospitano centinaia di
estracomunitari. CORREZIONE: Andate prima a
parlare con i cittadini della civilissima Sassuolo, che
hanno prima ospitato DECINE DI MIGLIAIA di meridionali ed
ora ospitano MIGLIAIA di estracomunitari.
15 marzo 2006 0:00 - Lucio Musto
X ET
TUTTA la mia comprensione per "la gente
onesta di Sassuolo che ne ha pieni i c...ni
eccetera".
ebbene questa gente onesta si
armi ed organizzi bande di squadracce punitive, assumendosi
le conseguenze delle loro azioni.
I Carabinieri
e gli agenti di PS SONO, e DEVONO RESTARE, forze
dell'ordine, non bande di giustizia sommaria.
A Sassuolo come in tutta l'Italia civile!
15 marzo 2006 0:00 - Alfredo PEZZILLI
È chiaro il principio di chi scrive: gli immigrati
hanno sempre ragione. Anche quando giungono e
permangono sul territorio in clandestinità e senza
lavoro. Uno di questi a Pavullo ha accoltellato a morte
un tranquillo commerciante. Magari condannarlo sarà un
altro delitto contro la civiltà. Non si possono fare
chiacchiere sulla civiltà per partito preso. Andate
prima a parlare con i cittadini della civilissima Sassuolo,
che hanno prima ospitato migliaia di meridionali ed ora
ospitano centinaia di estracomunitari.
14 marzo 2006 0:00 - ET
Alcuni FATTI non adeguatamente considerati: 1)
l'extracomunitario ubriaco, pluripregiudicato e già
diffidato stava tirando sassate a vetrine e passanti 2)
all'intervento delle forze dell'ordine ha reagito
minacciando gli agenti con bottiglia rotta 3) si è
opposto all'arresto con discreta energia (tre agenti su
quattro medicati al pronto soccorso per lesioni) 4) la
"documentazione" del filmato con il telefonino,
acquisita agli atti dagli inquirenti, dimostra chiaramente
che chi menava, anche da steso, era lui (a proposito, dove
sono i referti medici di costole spezzate e lesioni interne
per i calci e perchè gli sono saltati sopra?) 5) la
gente onesta di Sassuolo ne ha pieni i c...ni di buonismo
che serve solo a proteggere i delinquenti ed i vagabondi. Ed
è forse per questo che in dialetto si dice che piò i en
negher piò i en bon (più sono neri e più sono buoni,
evidente allusione al colore più chiaro dei nordafricani,
che sono quelli che creano più problemi, a differenza dei
centroafricani, musulmani anche loro, ma solerti lavoratori
ed onestissimi). 6) chiunque trova da ridire, si metta
a girare (ovviamente disarmato ed ovviamente da solo) per
braida da quando si fa notte. Ovviamente NON deve chiedere
tutela dalle forze dell'ordine, ed altrettanto
ovviamente deve farlo TUTTE le sere, nelle stesse condizioni
di chi abita in zona e deve muoversi per i turni del
lavoro. 7) i commenti sui carabinieri cattivi (pure
d'accordo che in passato sono accaduti episodi in cui
c'è stato un uso incontrollato delle maniere forti e
sicuramente altri ne accadranno, anche i carabinieri sono
esseri umani, soggetti a rabbia e risentimento) mi ricordano
tanto le lezioni di dialetto genovese di Zelig... nel
finale: son tutti finocchi col culo degli altri. E sai
adatta tanto a tutti i vari politici e soloni che
ppontificano... 8) qualche giorno dopo, a fronte di
episodio similare (schiamazzi in strada da parte di ubriachi
con rissa e lancio di oggetti, stavolta SENZA intervento dei
carabinieri) qualcuno si è fatto alla finestra ed ha
scaricato una doppietta. Per fortuna non c'è stato il
morto, ma questo non è forse un segno di
un'esasperazione DEI CITTADINI ormai non più
controllabile?
14 marzo 2006 0:00 - Silvano
Concordo sul fatto delle violenze che non dovrebbero essere
fatte su nessuno italiano o straniero che sia...comunque li
capisco (anche se non approvo) xke in genere gli stranieri
(ho detto in genere) sono più reticenti e strafottenti e
non dimentichiamoci che era pure ubriaco...e non prioprio
inerme. Comunque sia gli agenti di PS sono fuori 24 ore al
giorno e quando ti fermano tu sai chi sono ma loro non sanno
con chi hanno a che fare
7 marzo 2006 0:00 - Simona
Bella risposta Lucio Musto..
Condivido tutto
quello che hai scritto nel tuo ultimo post. Finalmente
pensieri comuni.
7 marzo 2006 0:00 - Lucio Musto
- X Renato.
Assolutissimamente nessuna
preoccupazione, amico Renato, e grazie anzi delle tue
cortesi parole. E poi no, non sono un professore di
storia: ormai solo un vecchio pensionato un po’
rincoglionito. Tanto che, lo vedo chiaramente ora, non
sono riuscito a chiarire bene la mia idea (anche se l’ho
detta tutta). Per ossequio alla tua pazienza ripeterò
qualche punto.
Io non ce l’ho con gli uomini
Carabinieri, che sono persone come tutti e come tutti sono
soggetti ad emozioni e passioni, ad essere parziali ed a
perdere le staffe.
Io sono quello che
(realisticamente e dolorosamente) afferma che purtroppo
quasi mai noi invochiamo davvero “giustizia”, quando
riceviamo un torto, ma piuttosto “vendetta”.
Io sono quello che, pur pacifico ed inerme, dalla voce di
questo forum ho difeso l’ammorbidimento della legge sulla
legittima difesa e sui suoi eccessi.
Io queste
cose le comprendo perfettamente, non le approvo, ma le
riconosco come inevitabile parte della natura umana.
Io, al posto del Carabiniere, mi sarei comportato
altrettanto male, forse peggio (fiato permettendo)!
No, non ce l’ho con quei picchiatori inferociti, ce
l’ho coi loro superiori, con l’Istituzione, che è
troppo fragile e debole, e imbelle, e moralmente bacata da
non avere la dignità di affermare subito, pubblicamente ed
a voce fortissima:
«Attenzione!, i Carabinieri
Italiani non sono pestatori, sono Forze dell’Ordine civile
e legale di questo paese libero e democratico!... Questi
hanno esagerato nel loro mandato ed abusato del potere che
la divisa gli dà e per questo, Immediatamente!, vengono
radiati!».
Se il comando dell’Arma avesse
fatto così in noi cittadini sarebbe rimasto intatto il
rispetto per i Carabinieri e l’orgoglio di averli a nostra
protezione. Invece quegli improvvidi Generali, cosa
hanno fatto?... hanno tentato di giustificarli come si
giustifica un bimbo che ruba la marmellata perché,
poverino, è goloso. Ed hanno tirato fuori la
rabbia, l’esasperazione, la provocazione…. il filmato
incompleto…
Ora che gli animi si sono calmati
un po’, amico mio io ti chiedo: Come dovremmo reagire
domani se quattro marocchini (mi pare fosse marocchino il
pestato, no?) vestiti uguale di giallo con una tracolla
verde acchiappassero un Carabiniere e lo riempissero di
botte?... Ci scandalizzeremmo ed invocheremmo la
“resistenza a pubblico ufficiale” o dovremmo dire (in
coscienza) “si sono arrabbiati, hanno perso le staffe, e
magari quello aveva fatto un complimento alla sorella e loro
sono di natura gelosi?... “.
In fondo,
ricordiamolo, nella loro etica (ma non nella nostra) è
prevista la norma “occhio per occhio, dente per dente!”.
Quindi sarebbero più giustificati i loro malandrini
giallo-verdi che i nostri Carabinieri nero-bianchi.
Per rimanere civili e democratici insomma, occorre
tener nettamente separate forze dell’ordine e squadracce
nere punitive. E questo sì, che ce lo ricorda la
storia!
Lucio Musto 7 marzo 2006 parole 451
---------------------------
Ci sono molte
altre cose da dire sul tuo intervento, forse lo farò in
altro momento o, se credi, possiamo parlarne in privato
Cordialità
7 marzo 2006 0:00 - Renato
Mi rendo conto che le risposte che ho dato nei blogs in
questi giorni (poche, per fortuna) sono stati sfoghi
scomposti e poco definiti. Di solito non scrivo sui
forum, ma questa volta l'ho fatto. Mi sono sentito
tirato in ballo da valutazioni che ho letto in alcuni siti
internet, e che ho trovato ingiuste ed offensive nei
confronti della mia persona e di molti altri che vivono in
questo quartiere così problematico ed ormai famoso.
Immagino che vi sia anche stata superficialità da
parte dei media nel presentare i fatti, però le
generalizzazioni sono di solito sbagliate.
Così
sono entrato con l'eleganza di un toro infuriato,
disturbato un po' da tutto ciò che si muove. E le ho
prese di santa ragione. Esempi: Ho parlato di
sciacallaggio giornalistico-mediatico-politico ... "Ma
quale sciacallaggio!..." e mi son preso del
qualunquista.
Ho scritto che bisognerebbe
conoscere a fondo i fatti e le situazioni prima di
giudicare. M'han dato dell'imbroglione:
"Questa volta abbiamo visto TUTTO" (Due minuti di
filmato!).
Ho ammesso che dal filmato traspaiono
mancanza di professionalità (sul come bloccare un ubriaco
in tre), razzismo ("marocchino di merda!"),
violenza e tracotanza ("... tu che vuoi! vai a fare in
culo!"). Qualcuno m'ha tacciato di
"buonismo", altri di ingratitudine verso i caduti
di Nassirya.
Mi gira un po' la testa. Oh!
permesso... Scusate, devo scendere. E' la mia
fermata...
Buon viaggio.
7 marzo 2006 0:00 - Renato
Lucio, spero che tu non mi stia prendendo in giro con
la complicità di Internet... magari attraverso un varco
della mia ignoranza domani scopro di aver a che fare con un
professore di storia di qualche università :) Colgo
con rispetto la tua sottile provocazione su storia e
cronaca, e mi viene da pensare alle prime volte che sentii
parlare della violenza usata dalla polizia e dai carabinieri
(allora ero piccolo, e mi sembravano racconti di avventura).
Era il primo dopoguerra; onflitti violenti, odio e paura
dominavano la scena. In un giorno d'inverno a Modena gli
operai delle fonderie si ammassarono davanti ai cancelli per
entrare, e la polizia aveva ordine di non farli passare. Li
mitragliarono: 6 morti, decine di feriti. Anche allora
ci fu una grande sollevazione in tutta Italia, con un solco
ben preciso tra tanti che dicevano, magari a bassa voce, che
la polizia aveva fatto "il suo mestiere" e chi
invece parlava di assassinio. E la contrapposizione
continuò anche in seguito. Il clima divenne ancor più teso
dopo la sentenza del 1952, che fu di questo tenore:
"l'uccisione di Renzo Bersani ed Ennio Garagnani
deve ritenersi conseguenza di uso frettoloso e lesivo delle
armi, senza alcuna necessità perché i colpiti stavano
allontanandosi; ma le indagini non hanno dato alcun
risultato perché nessuno di coloro che avrebbero assistito
all'uccisione ... è stato in grado di fornire elementi
utili per l'identificazione degli sparatori o
dell'unico sparatore...". A quel tempo non
capivo queste cose da grandi... ma crescendo ho avuto molte
altre occasioni di provare cosa sia la tensione: ricordo
l'impressione che mi facevano nel 1960 le mitragliatrici
puntate sulle strade da sopra le jeep, e poi il '68
all'università e gli anni di lotte e di piombo che sono
seguiti.
In seguito negli anni 80 ho vissuto il
grande cambiamento: lo scontro politico è diventato un
fatto mediatico: le lotte si sono spostate sul ring
televisivo; lì infatti si è trasferita una fetta molto
importante delle nostre emozioni, della nostra vita. I
burattinai, con un occhio all'audience e l'altro
agli introiti pubblicitari, decidono a che ora farci ridere,
in che momento farci piangere, e con quali fatti tenere alta
la nostra tensione e la nostra paura, aumentando via via le
dosi per superare l'inevitabile assuefazione. E
succede così che al momento opportuno due minuti di filmato
girato per caso accendano gli animi di un'intera
nazione. Ai referendum istituzionali non si raggiunge
il quorum, ma qui tutti devono farsi sentire. E visto che
l'Italia deve essere politicamente bipolare, ogni
intervento va classificato. Non "cosa ne pensi?"
ma "da che parte stai?" Mi è scoppiata una
crisi di rigetto. Ho perso la calma. Nel tuo post di
qualche giorno fa hai scolpito nettamente l'aspetto
civico-giuridico della vicenda sasssolese. Sono solo parole
un po' forti, ma che purtroppo in quel momento mi hanno
colto con lo spirito esacerbato dal clamore assordante. Un
clamore nato su un fatto di cronaca che per quanto
emblematico non avrebbe avuto alcun titolo per passare alla
storia.
Scusami, Lucio, lo confido a te che hai
avuto la cortesia di rispondermi con calma: non ne posso
più. Mi dispiace, perchè può sembrare superbia.
Invece ho solo bisogno di un po' di convalescenza.
6 marzo 2006 0:00 - alexander
A TUTTI QUELLI CHE DIFENDONO OGNI FORMA DI VIOLENZA E
SOPRATTUTTO QUELLA COMMESSA IN DIVISA auguro la Gestapo.
5 marzo 2006 0:00 - Lucio musto
X Renato
Mi hai beccato! Infatti la storia
è fra i miei punti deboli, uno dei più deboli. Ma
forse non ti sei reso conto che l'argomento non era
storico, ma riguardava fatti di qualche giorno fa... di
attualità!... o al massimo, di cronaca recente!
5 marzo 2006 0:00 - Renato
Per Lucio "bravo Renato, non cominciare"
Già. Ho rinunciato. Mi sono arreso. La tua cultura
giuridica è eccelsa. Mi rimane il dubbio su quella
storica ...
4 marzo 2006 0:00 - Camerata Jo
Perchè non tutelare pure l'uso della forza da parte dei
corpi armati contro quei 4 scassacazzi dei no global che
stanno "manifestando" a padova?Perchè giuliano
giuliani (?), il "no global" che voleva
"regalare" un estintore ad un povero poliziotto,
è diventato un eroe...forse ci vorrebbero davvero 1,10,100
giuliano perchè sono la vergogna dell'intelligenza
italica.Alla gogna i no global.Agnoletto ai forni.
4 marzo 2006 0:00 - Ciribiribì
Il pestato prima di essere Marocchino era un delinquente, ha
opposto resistenza e ha colpito i carabinieri "si
dice" pertanto.......
NESSUN appartenente
alle forze dell'ordine si può arrogare il diritto di
"PESTARE" chicchessia una volta che questi è
stato opportunamente ammanettato e messo nelle condizioni di
non nuocere ulteriormente, diversamente "forze
dell'ordine" diventa un eufemismo.
Chi
non ha cervello e stomaco per fare il poliziotto (pochi si
spera) si dedichi ad altro!!!
4 marzo 2006 0:00 - savi35
sigg.nessuno si è accorto che siamo in piena BABELE,e
pertanto ORBI,SORDI e IMPARATI con la parola
PRIVATY,assolviamo qualsiasi malefatta,perciò
DISINTERESSATI. 'IL VERO INFORMARE E'EDUCARE AD
IMPARARE A VIVERE' dov'è questa :senza buoni
esempi e FIDUCIA? qualcuno è disposto a DIALOGARE?
saluti salvatore
4 marzo 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Ciao Lucio, ho qualche amico in polizia che una volta
mi ha confessato che nella scelta del personale di ronda
favorisce la caratteristica del poliziotto "delinquente
mancato", in quanto, logicamente, solo costui può
veramente avere a che fare con certi generi
comportamentali... ma c'è un problema: talvolta, tale
addetto, si lascia un po' sfuggire la mano...
Come uomini non possiamo che biasimare quanto gratuitamente
sia stato elargito a quell'uomo, se effettivamente
grutità ci sia stata. Ma hai fatto bene tu, a
distinguere responsabilità di Stato da responsabilità
politiche. Difatti si può ben rischiare di subire
strumentalizzazioni della vicenda altrettanto gratuitamente
alla stessa stregua del mazzuolato protagonista di questa
vicenda!
Saluti a tutti.
3 marzo 2006 0:00 - Lucio Musto
X Max
No. L'UOMO ha sbagliato a reagire in
quella maniera però bisogna anche sapere il motivo di tale
e violenta reazione.
Se pensiamo che la stessa
cosa valga per "il Carabiniere", il
"celerino", il "vigile urbano"... e
"il signor ministro", nell'esercizio delle
loro funzioni, abbiamo aperto le porte all'anarchia più
sfrenata!
Allora ha ragione l'amica che dice:
"visto che il datore di lavoro (che mi paga) non
mi dà LO SPAZIO che voglio io (mentre mi sta pagando), io
non lavoro, mi prendo lo spazio, voglio essere pagata lo
stesso, anche avere ragione..."
Pensaci un
attimo, estendi il discorso a tutti, come si dice ora per
"par condicio"... e vedi dove andiamo a finire!
3 marzo 2006 0:00 - Lucio Musto
bravo Renato, non cominciare
3 marzo 2006 0:00 - Giuseppe P.
Mi risulta che solo un'esponente abbia partecipato a
quell'orrenda manifestazione.
Ma è anche
orrendo l'atteggiamento di chi dice che se non si vuole
essere picchiati, basta comportarsi bene. O quelli che
cercano di "razionalizzare" la violenza con
attenuanti di contorno. Nessuno deve mettere sotto
accusa l'arma, che ribadisco è quella nella quale nutro
qualche fiducia come cittadino.
Fabrizio,
scusami, ma hai fatto alla fine un discorso un po'
populista. Ci sono istituzioni che devono dire la loro
sulle leggi del parlamento. Queste istituzioni sono il
Presidente della Repubblica e un settore di magistratura, la
Corte Costituzionale, che di certo esprimendosi sulle leggi
del "parlamento sovranamente eletto" non svolgono
una funzione politica, ma di controllo costituzionale.
Quindi una parte di magistratura ha il potere (per fortuna)
di dire "questa legge è illegittima". La
cosa saggia sarebbe certamente non fare commenti sulle leggi
da parte della magistratura "ordinaria", e su
questo sono d'accordo. Ma pensare che l'unico
potere che può fare il bello e il cattivo tempo sia il
Parlamento, mi pare pericoloso (Parlamento, espressione di
una maggioranza) e demagogico.
3 marzo 2006 0:00 - wrangler
Per chi non ha visto bene il video lo può trovare a
quest'indirizzo:
http://www.kataweb.it/articolo/1317990
Credo che
guardarlo un paio di volte valga più di qualsiasi
considerazione, ed ad ogni modo io personalmente mi auguro
di non dovermi mai trovare in una situazione simile.
Buon week end
3 marzo 2006 0:00 - FABRIZIO
Premetto che ho visto solo un pezzo del filmato, ma
sufficiente a capire che si tratta di uno spiacevolissimo
episodio sul quale comunque si sono già spesi fiumi di
parole pro e contro prima ancora che si conoscano i veri
risvolti dei fatti e dell'inchiesta.
Volevo
solo far notare però un evidente squilibrio sul fatto che,
quando la gente comune, reagisce a fatti isolati di singoli
immigrati violenti, generalizzando ed affermando che
"tutti" sono delinquenti, vediamo le forze
politiche di opposizione alzarsi a gran voce a gridare che
non é verò, che non sono tutti delinquenti e che non si
deve generalizzare (e sono d'accordo).
Invece, non ho sentito nessun esponente politico (della
stessa parte) alzarsi a gran voce a gridare ed a difendere
le forze di polizia affermando che eventuali episodi di
violenza di singoli non possono essere ricondotti a tutte le
forze di polizia che, ricordiamocelo, hanno il
mandato-dovere di salvaguardare l'ordine pubblico e la
nostra sicurezza (anche la vostra),
Come al
solito 2 pesi e 2 misure.
In compenso alcune di
queste forze politiche marciavano (senza fiatare) a fianco
di chi gridava auspicando una imminente "Nassiria per
tutti i caramba e polizia" !
Chi crede che
l'ordine pubblico si possa garantire mandando per strada
dei ragionieri, dei contabili o al limite degli ausiliari
del traffico (anche questi già contestati perché
"troppo" zelanti), forse non ha ben chiaro il
concetto di cosa accada in certi "rioni".
Auguro solo a coloro che auspicano queste
"nassirie" di non aver mai bisogno "di
caramba e polizie" !
Per quanto riguarda
l'episodio, indaghi pure la magistratura visto che é il
suo compito, invece di darsi alla politica criticando le
leggi che il parlamento "sovrano" promulga.
Che il parlamento faccia le leggi e che la
magistratura pensi ad amministrare la giustizia.
ma sopratutto, che i processi si facciano in tribunale e non
sui giornali !
3 marzo 2006 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Per informazione, trascrivo qui il Comunicato stampa della
sez. italiana di AMNESTY INTERNATIONAL sull'episodio di
cui qui si parla.
COMUNICATO STAMPA
CS25-2006
DICHIARAZIONE DELLA SEZIONE ITALIANA DI
AMNESTY INTERNATIONAL SULL’AGGRESSIONE DI MOULAYAMER
OULKADI EL IDRISSE A SASSUOLO
L’aggressione del
cittadino marocchino Moulayamer Oulkadi El Idrisse,
compiuta il 19 febbraio a Sassuolo da due carabinieri e un
poliziotto, deve essere immediatamente oggetto di
un’indagine spedita, approfondita e imparziale per
accertare le responsabilita’ individuali. Le immagini del
video suggeriscono con grande evidenza che possa esservi
stato un uso eccessivo e illegittimo della forza,
contrario agli standard internazionali sui diritti
umani che sanciscono il diritto di chiunque a non
subire tortura e trattamenti crudeli, inumani o
degradanti.
Le Convenzioni delle Nazioni Unite e
del Consiglio d'Europa che vietano tali abusi, al
pari di tutti gli strumenti a protezione dei diritti umani
fondamentali come quello all'integrita’ fisica,
costituiscono obblighi che le autorita’ italiane
devono rispettare nei confronti di chiunque, senza
distinzione di nazionalita’, gruppo etnico e condizione
personale o sociale.
L’accertamento
rapido e imparziale delle responsabilita’ individuali, con
pene adeguate alla gravita’ degli abusi e con il
riconoscimento di un giusto risarcimento per la
vittima, e’ fondamentale per evitare che in Italia
si instauri un clima di impunita’ e per proteggere gli
agenti di pubblica sicurezza da denunce infondate.
E’ infine urgente che l’Italia adotti misure
efficaci di prevenzione dei maltrattamenti da parte di
pubblici ufficiali, ratificando il Protocollo alla
Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura,
istituendo un organismo indipendente di ispezione e
controllo sul rispetto dei diritti umani, introducendo
il reato di tortura nel codice penale e garantendo
agli agenti di pubblica sicurezza un’adeguata formazione
sul rispetto dei diritti umani.
FINE DEL
COMUNICATO Roma, 2 marzo 2006
Per ulteriori
informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty
International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224,
cell. 348-6974361, e-mail: [email protected]
3 marzo 2006 0:00 - Camerata Jo
Penso sia sbagliata a priori di qualsiasi forma di violenza,
a maggior ragione se porti una divisa.Almeno davanti gli
occhi di italiani suscettibili.Che poi in questura menano o
meno è un altra cosa.Reputo fastidioso che in quanto sia
"marocchino" e pluripregiudicato se ne faccia una
ragione.Anche contro rumeni, russi, e altre etnie dovrebbero
usare le stesse misure (sarà così?).Adesso gira la notizia
di un bambino sequestrato nel parmense, ecco, quello che
spero, a prescindere da chi sia, appena catturati questi
farabutti vengano malmenati di brutto, fino alla
deambulazione perchè questa gente si che merita un simile
trattamento.