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Abolizione monete 1-2 cent. A quale prezzo? Non ne vale la pena!
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Comunicato di Vincenzo Donvito
27 maggio 2017 13:36
 
 Il via libera della Commissione Bilancio della Camera all'emendamento Boccadutri che sospende dal 1 gennaio 2018 il conio delle monetine da 1 e 2 centesimi, e’ una cosa buona? Chi non sbuffa quando ha un resto o un pagamento con monetine da 1 e 2 centesimi, consumatore o commerciante che sia? Quasi tutti. E gia’ alcuni commercianti arrotondano per difetto o per eccesso. Una quotidianita’ che ha pochi effetti sulla vita di ognuno? Certamente nell’immediato, ma non nel lungo periodo: i salvadanai o le ciotole in cui buttiamo queste monetine (incluse quelle da 5 centesimi), quando poi ogni tanto le andiamo a contare, sono comunque un gruzzoletto, quasi una sorta di regalo che ci sentiamo spinti a spendere come fosse un premio. Ma non lo e’. Se pensiamo, per esempio, ai costi telefonici od energetici, l’unita’ dei misura del centesimo e’ fondamentale; certo, non li maneggiamo ed e’ tutto virtuale, ma il centesimo ha una sua determinante valenza. Cosi’ come ha valenza per i prezzi all’ingrosso e le trattative commerciali di ogni tipo.
Valutiamo quindi negativamente la proposta di smetter di coniarli, e di lasciare mano libera alla fantasia dei dettaglianti per arrotondamenti che non potranno che essere a svantaggio del consumatore (credere il contrario e’ essere in malafede).
Del resto, Paesi come Usa e Canada hanno da sempre monetine di questo conio e non ci pensano neanche lontanamente di farne a meno. Dobbiamo abituarci e organizzarci per non farci sommergere dalla loro innegabile scomodita’. L’alternativa? Non c’e’, al momento. A meno che, ovviamente, non si voglia dare mano libera ai profittatori di varia tacca.
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