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Aduc – Osservatorio Firenze. Biciclette nelle corsie preferenziali... mah!!
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Comunicato di Vincenzo Donvito
13 agosto 2014 11:23
 
 Dallo scorso 7 agosto il Comune ha autorizzato il transito delle biciclette su sei corsie preferenziali della citta', sollevando una reazione di favorevoli e contrari dove, in termini di sicurezza, ci sembra che abbiano piu' ragione i contrari (pensiamo agli autobus che quando transitano in queste corsie le occupano quasi totalmente, costringendo spesso il ciclista a doversi fermare per non rischiare di essere travolto, e ai conducenti degli autobus a limitare l'andamento con -alla fin dei conti- una molto possibile riduzione di puntualita').
Ma questa e' l'amministrazione fiorentina e questa e' l'Italia: di fronte ai problemi, invece di affrontarli si preferisce spostarli, anche se questo comporta la creazione di nuovi problemi in altri ambiti.... tanto ci vorra' un po' di tempo prima che qualcuno se ne accorga... e via con “un'altra pezza” da qualche altra parte. Inoltre, quale ciclista oggi non va contromano, su un marciapiede, su una corsia preferenziale, e quanti sono fino ad oggi i ciclisti multati per questo? Pochini, crediamo. Quindi, cosa vuole dire questo nuova disposizione se non la solita demagogia e reiterazione dell'assenza di politiche strutturali in merito?
Infatti le politiche di investimenti e realizzazione delle piste ciclabili a Firenze, vano a singhiozzo, piu' o meno legate alla necessita' di notorieta' degli amministratori di turno. Vale per tutti la vicenda della costruzione della linea tre della tramvia: biciclette ignorate e, sostanzialmente boicottate, in tutto il percorso dalla stazione a Careggi.
E che dire di quando ci sono dei lavori in corso, quando, mentre per il traffico automobilistico si indicano e prevedono percorsi alternativi, per la mobilita' ciclabile c'e' solo il cartello “pista ciclabile chiusa” e le alternative sono il tipico contromano o i marciapiedi.
Ci rendiamo conto che non e' facile prevedere e indicare percorsi alternativi in generale, ma questo accade nell'attuale contesto dove, siccome l'amministrazione considera un orpello occasionale la mobilita' ciclabile, diventa obbligatoriamente impossibile dare indicazioni alternative.
Non ci stancheremo mai di ripetere che in tutta Europa -solo per fare gli esempi piu' vicini a noi, visti anche i contributi economici della Ue in merito- la mobilita' ciclabile e' nei primi posti di tutti i progetti e di tutte le realizzazioni, poiche' e' li' il futuro: da Copenaghen a Berlino, da Amsterdam a Bruxelles, da Parigi a Madrid e Barcelona, passando per Praga e Vienna (1). A Firenze no! La mobilita' ciclabile non solo e' all'ultimo posto ma dobbiamo farci carico di provvedimenti -come quello dell'”apertura” delle corsie preferenziali- che peggiorano la situazione, soprattutto per la mobilita' di pubblico interesse.

(1) qui l'esempio di Copenaghen
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