testata ADUC
Aduc – Osservatorio Firenze. Chi paga gli utenti che devono pagare per la Festa della Toscana?
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
28 novembre 2009 14:33
 
  E' in svolgimento una kermesse organizzata dal Consiglio regionale della Toscana, “Festa della Toscana” che, il prossimo lunedi' 30 novembre, avra' un momento culminante in una solenne riunione del medesimo Consiglio Regionale. Arte, cultura, politica nel nome della Toscana e della propria storica presenza sul territorio, in Italia e nel mondo.
E lunedi' prossimo, 30 novembre, gli asili nidi comunali sono chiusi. Motivo? “E' la festa della Toscana!”. Non sappiamo, al momento, della fondatezza normativa di questa decisione di chiudere, ma ne siamo basiti, come i genitori dei bimbi che lunedi' non potranno andare all'asilo e che ci hanno comunicato perplessi il fatto.
Quando ci sono le feste l'attivita' economica e' ridotta, e tutti, incluse le strutture socio-economiche, sono organizzati per garantire i minimi necessari a far fronte all'”economia delle feste”: mobilita', commercio, assistenza, servizi vari e, soprattutto, consapevolezza diffusa ed organizzata che in quel giorno di festa alcun servizi non ci sono.
Ma il 30 novembre, “festa della Toscana”, visto che tutto -ma proprio tutto a parte il consiglio regionale della Toscana- funziona coi ritmi abituali di un giorno non di festa, cosa dovranno fare i genitori/lavoratori che non potranno portare i propri bimbi all'asilo? O non andare al lavoro o pagare una baby-sitter. Chi paghera' loro questo contributo obbligatorio, oltre gli abituali tributi fiscali, per i fasti della “festa della Toscana”?
Sono queste, a nostro avviso, le cose in cui si percepisce la differenza fra istituzioni amiche o meno dei cittadini/contribuenti.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS