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Aduc – Osservatorio Firenze. Publiacqua e' gestita in modo primitivo? Quando la realta' batte la fantasiosa critica
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Comunicato di Vincenzo Donvito
21 gennaio 2011 12:50
 
 L'amministratore delegato del gestore idrico fiorentino Publiacqua, Alfredo Irace, per dar man forte e vigore alla corposa politica di investimenti che la sua azienda dovra' affrontare nei prossimi anni grazie ad un copioso aumento dei costi del loro servizio all'utenza, ha fatto sapere che la gestione del sistema acqua e' ancora “allo stato primitivo”.
Urka! Un ad reo-confesso? Da tempo l'Aduc ha bollato come arcaico e barocco il sistema amministrativo/organizzativo del servizio idrico di questa azienda... ma prendiamo atto che la realta' e' ben oltre la nostra fantasiosa critica, e se lo dicono loro, pensare che possa essere anche da Neandhertal non sarebbe un azzardo.
Ma, a parte i riferimenti storici e preistorici, l'ad Irace ci dice che oggi Publiacqua e' gestita da primitivi. Cioe' lui -uomo dei conti- ed il presidente Erasmo De Angelis -uomo dell'immagine- sono armati di clava con cui battono i tasti di un computer e dovrebbero convincere gli utenti quanto e' bello, giusto e doveroso pagare la bolletta idrica piu' cara di tutta la Penisola. Bella prospettiva, anno domini 2011. E noi utenti dovremmo fidarci di loro, anche perche' non abbiamo gestori alternativi da -eventualmente- scegliere, alla faccia di privatizzazione e liberalizzazione.
Ma come e' possibile che un'azienda dica queste cose sul proprio sistema di gestione? Questo accade solo per un motivo, il monopolio! Se c'erano altri gestori che offrivano il servizio idrico, crediamo che Publiacqua non si sarebbe mai data in testa un simile colpo di clava. Se lo puo' permettere perche' gli utenti non sono tali, cioe' cittadini che scelgono rispetto a loro esigenze e offerte del mercato, ma sudditi. Ai quali bisogna mostrare il volto operoso e difficile della propria missione per giustificare i sacrifici a cui li sottomettono. La storia e' piena di esempi simili: l'oro alla patria, la tassa sull'Europa, etc.
Nella fattispecie, pero', i sudditi sono considerati anche babbei. Il sistema di gestione e controllo della distribuzione idrica e' sintomatico: Publiacqua e' una spa, tra i cui azionisti ci sono anche i Comuni che usufruiscono del servizio; gli stessi Comuni sono quelli che controllano l'Autorita' idrica (Aato) che sovrintende su qualita' e costi del servizio. Un conflitto di interessi che garantisce solo loro e -come costi delle bollette e gestioni primitive indicano- non gli utenti.
Comprendiamo le necessita' tecniche di Publiacqua di far fronte all'ammodernamento e alla ristrutturazione del servizio, ma crederemo che potra' andare a buon fine solo ad alcune condizioni:
- una gestione manageriale e non primitiva;
- dismissione della partecipazione pubblica nell'azionariato;
- leggi che favoriscano presenza e articolazione sul mercato di altri gestori.

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