testata ADUC
Aduc osservatorio Lecce – L’amministrazione comunale si ricorda di avere più di una p.e.c.?
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Alessandro Gallucci
9 febbraio 2013 12:16
 
 La p.e.c., dicevano, servirà ad avvicinare i cittadini alle istituzioni con grande risparmio di tempo e denaro. Comunicare da casa con la P.A. sarà semplice e possibile. E via discorrendo con slogan posticci tipici della peggiore propaganda governativa da cui, quotidianamente, dobbiamo diffidare per evitare di farci ottundere l'intelletto. Perché diciamo questo? Ieri abbiamo provato a scrivere per ben due volte all'ufficio tributi del comune di Lecce al seguente indirizzo "[email protected]".
Risultato?
Il seguente:
“Avviso di mancata consegna
[...] destinato all'utente "[email protected]"
è stato rilevato un errore Superamento dei limiti di capienza della casella di posta.
Il messaggio è stato rifiutato dal sistema”.

L'e-mail del funzionario di riferimento non è una p.e.c.: nessuna certezza della ricezione del messaggio anche se l’abbiamo inviato anche a lui per conoscenza.
Risultato indotto: siccome parlare al telefono con il funzionario IMU di quegli uffici non è cosa facilissima (per ora impossibile), bisognerà andare personalmente per ottenere un'informazione o protocollare una domanda.
Insomma all'Ufficio tributi del Comune di Lecce non aprono nemmeno la casella di posta elettronica. Come se una persona non svuotasse mai la cassetta della posta. C'è da stupirsi tenendo presente che il settore pubblico è uno dei cancri di questo Paese? Certo che no, "tutto è bene, tutto va bene, tutto va per il meglio possibile".
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS