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Aeroporto di Fiumicino: perche' non si organizzano?
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Comunicato di Primo Mastrantoni
23 ottobre 2014 15:24
 
 Lunghe file al controllo di sicurezza dell'aeroporto intercontinentale "Leonardo da Vinci" di Fiumicino. La prima considerazione che viene in mente e' che il personale sta facendo il proprio lavoro in maniera accurata. Poi guardi gli accessi e vedi che non tutti sono attivi. La prima domanda e': perche' non si utilizza un maggior numero di personale? Dopo aver depositato nell'apposita vaschetta tutto quello che puo' allarmare il sistema, passi il varco, che suona. Perquisizione manuale dell'addetto e ritorno indietro. Ti fanno togliere le scarpe che hanno le asole dei lacci contornata da metallo. Questa operazione, ripetuta per diversi passeggeri, ritarda i controlli e rallenta le file. In aeroporti minori, come quello di Valencia (Spagna), c'e' una macchina per il controllo delle scarpe, basta poggiarci il piede e la verifica e' fatta. All'aeroporto intercontinentale di Fiumicino, il maggiore d'Italia, ci si sente dire: si tolga le scarpe; per effettuare l'operazione ci si siede in un piccolo sedile ma superato il varco elettronico non ci sono sedili, ci si appoggia su un tavolo.
E quello di Fiumicino dovrebbe diventare lo scalo da 100 milioni di passeggeri?
"Ma ci faccia il piacere", direbbe Toto'.
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