testata ADUC
Auto gratis se fai pubblicità. Arresto per truffa. Le denunce di Aduc. Che fare
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Redazione
8 novembre 2019 14:36
 
  Evasione fiscale, truffa e autoriciclaggio, sono queste le ipotesi di reato per cui la Guardia di Finanza di Roma ha proceduto all’arresto del responsabile della società Vantage Group srl. Società già nel mirino dell’Antitrust dopo denuncia di Aduc, che aveva interpellato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dopo che diverse decine di persone si erano rivolte all’associazione per denunciare il mancato rispetto degli impegni di pagamento di questa azienda nei loro confronti.

Si trattava di un’offerta commerciale, denominata “My Car No Cost”, che avrebbe dovuto consentire di acquistare automobili “a costo zero” (o fortemente ridotto), impegnandosi la ditta a corrispondere agli aderenti un rimborso mensile – a titolo di remunerazione per la prestazione di un servizio pubblicitario sulle autovetture attuato tramite il c.d. wrapping (l’applicazione di pellicole raffiguranti il messaggio pubblicitario) – di ammontare tale da coprire integralmente (o quasi) la corrispondente rata del finanziamento relativo al costo di acquisto dell’autovettura, nonché una quota delle spese sostenute mensilmente per carburante e assicurazione RC auto.

Di questa vicenda ne abbiamo parlato più volte alla trasmissione “MI Manda Rai Tre”, dove sono intervenuti anche i responsabili di questa azienda che si sono sempre difesi dicendo che se non pagavano gli emolumenti su cui si erano impegnati, era solo per un fatto di mancanza temporanea di liquidità.
Ma, di fatto, mancanza oggi, mancanza domani… sono scattate le indagini della Guardia di Finanza che, al momento, oltre a ribadire questa mancanza ha anche individuato investimenti immobiliari di oltre un milione di euro che sembra siano stati fatti per stornare gli utili non pagando i loro debitori.

Per le innumerevoli vittime di questa azienda si apre quindi un nuovo capitolo, che al momento però non è possibile affrontare con una tabella di marcia precisa. Occorre aspettare l’evoluzione dei fatti sì da capire come e quando “aggredire” i beni (che ci sono e sono al momento sotto sequestro) che questa azienda ha accumulato sulle spalle di coloro che le avevano dato fiducia.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS