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BLACK-OUT ELETTRICO
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Comunicato 
28 settembre 2003 0:00
 

INCAPACITA' DEL GESTORE E MONOPOLIO SOFFOCANTE. COME FARSI RIMBORSARE IL DOVUTO E I DANNI. INCENTIVARE L'AUTOPROTEZIONE: DEFISCALIZZARE L'ACQUISTO DI GENERATORI DI EMERGENZA

Firenze, 28 Settembre 2003. Mentre l'Italia sta tornando grossomodo a regime, e' bene essere subito chiari sulle responsabilita' dando il massimo della collaborazione a chi sta operando per il ritorno a questa normalita'. Nel contempo deve essere altrettanto chiaro che la responsabilita' e' dell'inefficienza del nostro sistema attuale e non della dipendenza energetica dallo "straniero" o dall'assenza di centrali sufficienti. Chi adduce questi ultimi motivi si rende -consapevolmente o meno poco importa- insabbiatore del centro del problema: la gestione monopolista che, invece di rispondere a logiche di efficienza, si crogiola nel piacere della sua esistenza. Infatti al problema del minuscolo black-out francese, che ha comportato una micro interruzione in quel Paese e comprese la citta' di Ginevra e il Canton Ticino in Svizzera, mentre queste ultime hanno ripristinato il servizio rispettivamente in 50 minuti e 15 minuti, in Italia, alle 13 (dopo quasi 10 ore dall'interruzione), la situazione e' risolta solo nelle regioni del nord + la Toscana, ma in alto mare al centro e nel sud.
Questo vuol dire che l'organizzazione non funziona, e siccome si tratta -pur nel suo gioco delle scatole cinesi della cosiddetta liberalizzazione e privatizzazione italiane dove tutto e' sempre riconducibile al capitale pubblico- di un monopolio, e' su questo assetto pachidermico che bisogna intervenire.
Certamente i responsabili di cio' che e' successo andranno individuati e rimossi, ma il problema e' che al loro posto non c'e' alcuna garanzia che potranno arrivare persone affidabili, perche' verrebbero sempre da una struttura che guarda a se stessa e non ai consumatori e al mercato.
Dubitiamo che gli attuali governanti del nostro Paese abbiano voglia di prendere in considerazione questa analisi, ma dalla parte del consumatore non ci sembra che ci siano altre possibilita' per auspicare il cambiamento. Il resto sarebbe solo sopravvivenza agli attuali livelli, infarciti anche dagli inutili neo-nuclearisti.
Nel frattempo i consumatori devono farsi valere rivendicando cio' che gli spetta ed organizzandosi per non subire ancora danni.
Nel primo caso (farsi rivalere) ricordiamo che per norma il gestore dell'erogazione del servizio, in caso di interruzione dello stesso per guasto oltre 90 minuti, deve corrispondere ad ogni utente l'importo di euro 25,82 da accreditare sulla bolletta successiva. Sara' bene che ogni utente lo ricordi al suo gestore (Enel, Acea, Aem, etc..) inviandogli, entro 30 giorni dal fatto, una raccomandata A/R cosi' come da modulo predisposto che si puo' scaricare da Internet al seguente indirizzo
clicca qui
a cui puo' aggiungere, in caso ci fossero danni e si fosse in grado di documentarli, la richiesta di risarcimento degli stessi, riservandosi, in caso contrario e se non dovesse rispondere entro 15 giorni, di adire le vie legali.
Nel secondo caso -organizzarsi per non subire ancora danni- il Governo, che sta stilando proprio in questi giorni la Finanziaria, potrebbe defiscalizzare l'acquisto dei generatori di emergenza, in modo che ogni condominio, ogni piccola azienda che gia' non lo abbia e ogni esercizio commerciale, ne sia avvantaggiato nell'acquisto e, a i futuri black-out -da guasto o programmati-dei prossimi mesi (la situazione sicuramente non si risolvera' nel giro di pochi mesi e anni), potra' ovviare con un piccolo investimento. Aspettiamo fiduciosi atti e iniziative concrete da parte delle autorita'.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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