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BLACK-OUT ENERGETICO DEL 26 GIUGNO
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Comunicato 
6 dicembre 2003 0:00
 

LA SOLERZIA E L'ATTENZIONE DELL'AUTORITA' VERSO GLI UTENTI. ATTENDIAMO FIDUCIOSI PER QUELLO DEL 28 SETTEMBRE

Firenze, 6 Dicembre 2003. L'Autorita' per l'Energia ha deciso di aprire una istruttoria formale nei confronti dell'Enel per il black-out del 26 giugno, quello che fece trovare 6,6 milioni di utenti (su un complesso di 29,26 milioni connessi alla rete) all'improvviso senza corrente elettrica, perche' nessuno li aveva avvisati del distacco, come, invece, avvenne per quelli successivi, i cosiddetti "distacchi programmati", che possono essere al massimo di 90 minuti.
L'indagine e' stata affrontata dalla parte dell'utente, considerando i disagi che ha dovuto subire nonostante avesse siglato un contratto che lo garantiva del fabbisogno: l'Enel non ha potuto accendere le centrali necessarie a questo fabbisogno, perche' all'epoca erano ferme per periodi di tempo superiori a quelli previsti per la manutenzione o il ripristino. Inoltre, essendo un acquirente unico (cioe' garante della fornitura del servizio al mercato degli utenti vincolati, famiglie e pmi soprattutto), appresa la riduzione delle importazioni dalla Francia, non si e' adoperata per l'acquisto di energia da altri mercati o da altri operatori, oppure -in alternativa- non si e' riservata un ammontare equivalente di capacita' produttiva nazionale. Cioe': l'Enel e' stato un po' cialtroncello rispetto agli impegni contrattuali che aveva e nella gestione del suo sistema per farvi fronte, in una posizione di monopolio (acquirente unico) che invece doveva servirgli per mettere al primo posto gli interessi dell'utenza piuttosto che quelli dell'azienda (l'eventuale acquisto di energia che avrebbe potuto non utilizzare, e quindi lo "spreco" di denaro).
Siamo ben lieti di questa decisione proprio per i motivi per cui e' stata presa. Dove alla base c'e' la violazione di un contratto.
Lo stesso contratto che a nostro avviso e' stato violato con il black-out dello scorso 28 settembre, e su cui auspichiamo che l'Autorita' usi altrettanto metro di impostazione e giudizio. Perche' se il danno c'e' stato, nonostante le diffuse sirene dell'Enel e del Grtn (gestore nazionale della rete), non e' stato per intervento divino o imprevedibile, ma sicuramente per un sistema gestionale che non ha funzionato in presenza di uno sbilanciamento per problemi sulla rete svizzera connessa a quella italiana.
L'indagine dell'Autorita' e' ancora aperta e ne aspettiamo i risultati. Cosi' come li aspettano i 700 mila italiani che, seguendo le nostre indicazioni, hanno gia' messo in mora i loro gestori per avere il rimborso forfettario di 25,82 euro. La decisione di oggi ci fa ben sperare, ma non saremo disposti ad attendere piu' di tanto, anche perche' i danni del 28 settembre sono stati molto piu' grandi e devastanti di quelli del 26 giugno. Per cui non e' escluso che decidiamo di partire con alcune cause pilota anche senza aspettare i risultati dell'indagine dell'Autorita' (e poi c'e' quella del Governo che doveva dare risultati dopo 30 giorni, ma ne sono passati piu' di 60 e non si sa nulla ..).
Per seguire le vicende e gli sviluppi della situazione, abbiamo istituito un apposito spazio sul nostro portale Internet a questo indirizzo:
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Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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