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BLACK-OUT ENERGETICO DEL 28-9-2003. DOPO LA SENTENZA DI FIRENZE CHE DA' RAGIONE ALL'ADUC, L'ENEL CONTINUA A FARE L'ARROGANTE E A DISINFORMARE. LA BATTAGLIA PER IL RISARCIMENTO PRENDE INVECE NUOVO VIGORE
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Comunicato 
23 febbraio 2006 0:00
 

Firenze, 23 Febbraio 2006. Dopo la sentenza emessa da un giudice di Firenze a favore dell'Aduc e contro l'Enel per il balck-out del 29-9-03, il gestore elettrico si e' fatto sentire, ed ha sfoderato tutta la sua arroganza, disinformando e basando su questo la propria difesa/attacco.
Ricordiamo che la sentenza n.787/06 del 14/2/06 e' stata presa secondo diritto (art.113 cpc), quindi decisa nel merito e non esclusivamente sullo specifico caso del denunciante. E' stato quindi riconosciuto il diritto alla tutela del consumatore, nell'ambito di un piu' generale "rilevante interesse pubblico" a cui il monopolista (qualunque sia la propria veste formale) si deve attenere. Percio' questa sentenza, a nostro avviso, e' importante come punto di riferimento giurisprudenziale per tutti coloro che, avendo messo in mora il loro gestore (700 mila quelli che a suo tempo lo segnalarono all'associazione), abbiano proseguito in giudizio o lo intendano fare ora.

Ma cosa dice l'Enel?
Che fara' ricorso (e sarebbe strano il contrario), ma nel dirlo accumula una sfilza di fesserie arroganti e false, con l'intento di avvalorare il proprio essere dalla parte del diritto, confondendo quest'ultimo come il tappetino dei propri uffici.
Vediamo perche'.
Dice l'Enel che sono gia' diverse le cause che ha vinto, in prima istanza o in seconda battuta perche' il costrutto della sentenza fiorentina e' sbagliato: loro sarebbero solo i distributori di energia e non avrebbero alcuna colpa, mentre la vittoria dell'Aduc sarebbe "di Pirro" perche' il giudice ha compensato le spese e la parte vittoriosa (che ha avuto un rimborso di soli 20 euro) deve farsi carico degli oneri processuali senza potersi rivalere nei confronti della parte soccombente.
Le sentenze che Enel evoca sono tutte diverse da quella fiorentina: riguardano il rimborso dei danni materiali (sono andati a male i surgelati in freezer....), mentre il giudice di Firenze ha chiarito che il contratto di somministrazione tra Enel e utente e' di tipo continuativo: c'e' "l'obbligo di mantenere a disposizione dell'utente una determinata quantita' di energia, ... adempimento che non e' stato osservato nella circostanza". ".. nessuna prova emerge per escludere responsabilita' di Enel Distribuzione nella fase di riattivazione del sistema: prova essenziale per escludere .. il diritto di risarcimento: .. il cosiddetto impegno di potenza... configura al pari di quello inerente all'erogazione dell'energia medesima, una prestazione ad esecuzione non istantanea, ma continuata..." Per meglio capire: se compro una penna da un cartolaio e questa non funziona, mi rivolgo al produttore della penna o al cartolaio? Ovviamente al cartolaio, cosi' come stabiliscono anche le recenti norme aggruppate nel Codice del Consumo.
Sulla "vittoria di Pirro" ci sarebbe da stendere un velo pietoso sull'Enel per il sol fatto che l'abbia evocata: visto che questa vittoria sarebbe di Pirro per noi che a fronte di un risarcimento di 20 euro dobbiamo pagarci gli avvocati, perche' Enel stessa non paga i suoi venti euro (cosi' come richiesti originariamente dall'Aduc e quindi poteva pagarli anche senza andare in causa) e preferisce pagarsi i propri avvocati (che -ne siamo convinti- costeranno almeno dieci volte di piu' di quelli nostri... e non per la professionalita')? Vuol dire che c'e' qualcosa di piu' grosso al di la' dei 20 euro...
Noi siamo meno fessi di quanto l'Enel possa credere
, anche rispetto a quanto ritiene mediamente fessi i propri utenti, e siamo in grado di discernere e comprendere che non stiamo parlando di danni materiali (che hanno una loro dignita' e su cui conviene impegnarsi per averli quando ci sono), ma di quelli che il giudice ha definito esistenziali, cioe' per una violazione del contratto in se', senza "alcuna certezza sull'eventuale prolungarsi dell'interruzione".
E' quindi importante la conferma di questa sentenza anche in altri tribunali: l'Enel avrebbe un impegno maggiore a rispettare i diritti contrattuali dei propri clienti, e se non lo fa, deve pagare!

Aspettiamo il deposito del ricorso e siamo pronti ad agire subito.
Ricordiamo che sul portale dell'associazione e' attivo uno specifico settore dedicato all'argomento:
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Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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