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UNA BUONA OCCASIONE PER RILANCIARE I CONSUMI: IN ATTESA DI ABOLIRLI, FACCIAMO I SALDI PRIMA DI NATALE
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Comunicato 
30 novembre 2004 0:00
 

Firenze, 30 Novembre 2004. Le tasse sono state un po' tagliate, e quasi la meta' dei contribuenti italiani sembra che ne potra' godere. Prevedibilmente la ricaduta di questi soldi in piu' nelle tasche degli italiani non sara' tanto sul risparmio ma sui consumi: sui quali, chi piu' chi meno, ha un po' rinunciato in questi ultimi anni, provocando un po' di effetto a catena per le ricadute. Dove quella piu' evidente e' stata lo spasmodico aumento di alcuni prezzi al dettaglio, in buona compagnia di quasi tutti i servizi della pubblica amministrazione, soprattutto quella locale.
Ma il prevedibile clima di ottimismo dei consumatori (qualcuno puo' negare che cosi' non puo' essere per chi si ritrova in tasca piu' soldi?), ha bisogno di ben altro per riprendersi dai ceffoni ricevuti in questi anni. E la risposta non puo' che essere nel mercato. Che a dicembre risente anche dell'iniezione delle tredicesime, sempre piu' messe da parte per fare meno regali possibile e poi usarle al lancio della stagione dei saldi, subito dopo le feste di fine anno e la befana.
Noi continuiamo a perorare l'abolizione dei saldi, ormai ridicoli perche' soggetti a tantissime contraffazioni dei prezzi per farli sembrare tali, e anticipati da talmente tante promozioni che la differenza diventa impercettibile.
Ma per ora ci sono ancora, e la parola "saldi" ha ancora un certo fascino nei confronti dei consumatori. La similitudine con "affari" e' ancora percepita nell'inconscio.
Per cui se si riuscisse a farli valere per dare un'ulteriore iniezione di consumi, non sarebbero pochi ad esserne contenti: consumatori e commercianti. Perche' non anticiparli a prima di Natale con ordinanze d'urgenza delle varie amministrazioni (regionali e comunali)? Perche' dover essere costretti a regalare ai propri bimbi o ai propri amati dei prodotti di dubbia fattura e provenienza per il fatto che costano molto meno di quelli piu' belli e piu' sicuri che magari sono stati fatti in Italia, in Europa o negli Usa e non in Cina. Non basta e non serve, per stimolare questi consumi, far leva sul protezionismo: il consumatore di per se' non e' e non sara' mai protezionista, ma si indirizza e si indirizzera' verso cio' che e' piu' conveniente rispetto a sue scelte e desideri. Spetta al mercato dargli questa opportunita'. Percio' crediamo che i saldi ante-Natale sarebbero una cosa molto saggia ed economicamente conveniente, anche per lo Stato.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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