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La burocrazia e l’arroganza ci ammazzano. Casi fiorentini che e’ bene conoscere e ricordare
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Comunicato di Vincenzo Donvito
8 dicembre 2016 11:21
 
 Ogni giorno ci sono i nostri amministratori che ci rassicurano sul loro operato e il loro impegno per farci vivere meglio. E noi ci stiamo molto attenti, anche perche’ sono le apparenti piccole cose del nostro quotidiano che ci fanno capire bonta’ e onesta’ di chi abbiamo scelto perche’ ci amministri. Oggi vogliamo portare, al di la’ dei confini della specifica citta’, un fatto che sta accadendo a Firenze: un concentrato di inezia, burocrazia e ignoranza, dove l’amministratore locale non ci pensa proprio a riconoscere il proprio torto, e quindi ristabilire il rapporto di fiducia coi suoi amministrati, ma insiste nel far finta che il problema non esista, che e’ marginale, che “lui ha cose piu’ importanti a cui pensare”, e bla bla… insomma un concentrato di mala-amministrazione.
Nei giorni scorsi nella citta’ di Firenze aveva fatto notizia una transenna che erano tre anni che era in piazza Pitti per arginare l’accesso a delle pietre sconnesse, e dopo la piccola buriana mediatica, grazie al direttore della Galleria degli Uffizi i lavori di sistemazione di queste pietre e’ cominciato e dovrebbero durare pochi giorni. Meglio tardi che mai? No, questa filosofia non ci appartiene. Aspettiamo che paghi il responsabile (ammesso che, nei meandri della burocrazia esista la possibilita’ di individuarlo.. ne dubitiamo, ma denunciamo lo stesso questa schifezza!).
Ma come se non bastasse, ecco un altro caso simile: un cartello di pericolo che da due anni (2 ANNI!!!) avvisa di stare attenti. Anche questo cartello e’ in una strada gioiello della citta’, Borgo San Lorenzo, che congiunge l’omonima piazza con altrettanta piazza del Duomo, una strada che chiunque sia stato a Firenze ci sara’ passato per forza. Ovviamente l’assessore fa sapere che i lavori cominceranno a breve, mentre la societa’ partecipata (Sas) a cui e’ stato demandato il posizionamento del cartello dice che non e’ compito suo levarlo se i lavori non sono ultimati, perche’ se il cartello costituisce un pericolo spetta ai vigili valutarlo e non a loro.
Insomma, nessuno e’ responsabile di niente, ed e’ -eventualmente- sempre colpa di quell’altro. Il gioco e’ a tre: Comune/assessorato, Sas e vigili… e non sappiamo se le azioni di questi tre, per essere tali, abbiano bisogno di un qualche coordinamento con altre istituzioni e societa’ partecipate coinvolte che ne diano assenso...
Noi siamo consapevoli che si possa sbagliare, ma quando qualcuno te lo fa notare, decenza civica e amministrativa vorrebbe che si intervenisse subito, soprattutto scusandosi con gli amministrati… ma questo e’ roba da Pianeta di altra Galassia di utopie fantascientifiche e fantapolitiche, probabilmente.
Casi fiorentini che e’ bene che ognuno si stampi nella sua mente e se li ricordi. Temiamo che non saranno gli ultimi, e non solo a Firenze.
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