testata ADUC
CARBONE: DAL 1 SETTEMBRE NON POTRA' ESSERE USATO PER IL RISCALDAMENTO DOMESTICO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
11 maggio 2005 0:00
 

Roma, 11 Maggio 2005. Dal 1 settembre prossimo saranno vietati (1) gli impianti di riscaldamento condominiali a carbone. Sembra assurdo pensare che tali impianti esistano ancora, ma e' cosi'. Si calcola che, a livello generale, l'uso del carbone per il riscaldamento domestico diretto rappresenti il 5% dell'impiego complessivo di tale combustibile, la maggior parte (62%), infatti, viene usato per la produzione industriale di elettricita' e calore. Il divieto non riguarda l'uso industriale del prodotto, gli impianti con potenza inferiore a 0,035 MW e le stufe per singoli locali. Sostanzialmente ne sara' vietato l'utilizzo per il riscaldamento condominiale. Tra i combustibili fossili il carbone rappresenta quello con il più alto livello di emissioni di anidride carbonica per unita' di energia prodotta: per ottenere 1 kw di energia elettrica da carbone si produce una quantita' di anidride carbonica piu' che doppia rispetto a quella prodotta da un impianto a gas. Oltre all'anidride carbonica, nella combustione si producono ossidi di azoto e zolfo e diverse sostanze carcinogene; in genere le caldaie domestiche non hanno filtri per la depurazione dei fumi, di qui il divieto. Appare singolare ricordare tale appuntamento in vista della stagione estiva, ma cambiare l'impianto richiede decisioni condominiali (sempre controverse), tempo e soldi e, considerate le ferie di agosto, il periodo a disposizione per i lavori e' piuttosto esiguo.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
(1) DPCM 8/3/2002, art.10.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS