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CONSUMI & SALUTE. Condannati a star male? Ipertensione e stili di vita. Un consiglio
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Comunicato 
29 gennaio 2004 0:00
 

Firenze, 29 Gennaio 2004. Non c'e' giorno che non ci sia un'indagine, in qualunque Paese nel mondo, che presenti dati preoccupanti sul nostro stato di salute, soprattutto a partire dagli stili di vita che -consapevoli o meno- ognuno acquisisce a livello individuale. Abbiamo chiesto ad uno dei nostri consulenti, il dr. Giuseppe Parisi, medico esperto in terapie non convenzionali, di fare il punto della situazione, e di illustrarci, dal suo punto di vista, il metodo piu' semplice, spontaneo e naturale da applicare alla nostra quotidianita'.

Ogni anno nel nostro Paese avvengono 3.000 decessi per cause cardiovascolari. L'Industrializzazione ha imposto modelli di vita, compresi quelli nutrizionali, che non corrispondono totalmente alle esigenze del nostro organismo. Recentemente anche l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) ha rilevato a livello mondiale un incremento di accidenti cardiovascolari, dall'infarto all'ictus, per cause legate a stili di vita, tra cui la nutrizione. L'ipertensione arteriosa rimane la piu' diffusa, anche per la sua polifattorialita' di incidenza nella popolazione, con la scoperta che e' sempre piu' diffusa anche in eta' giovanile, e talvolta in tenera eta'. Le cause sono molteplici, ma le piu' incriminabili sono certamente gli stili di vita attuali, un sistema sanitario non-orientato verso la prevenzione, determinando cause grossolane, pericolose talvolta.
L'inquinamento e l'alterazione della naturalezza dei nostri cibi, potenziano tali circostanze, generandoci serbatoi di effetti nocivi. Se consideriamo che le stesse acque (come negli Usa) presentano un trattamento specifico che serve per renderle piu' invitanti e leggere, aumentando i livelli di sale da cucina, potenziandone gli effetti sclerogeni ed ipertensivi, risulta evidente come sia davvero molto difficile mantenere un proprio equilibrio salutare.
Anche i bambini non ne sono immuni. Sono decisamente piu' grassi a confronto dei coetanei di sole due generazioni fa, e sempre piu' spesso raggiungono l'obesita'. Con la diffusione dei media e l'aumento della pubblicita', e' aumentata anche quella ingannevole, e relativa diffusione di cibi-spazzatura, causa primaria dell'aumento di peso. Un 10% dei bambini di 8/10 anni e' iperteso; si tratta spesso dei figli di genitori di cultura medio-alta, con una posizione sociale avanzata, liberi-professionisti. Le cause vanno ricercate soltanto negli stili di vita, e soprattutto nelle abitudini alimentari, fuori dalle logiche del naturale.
E' quindi urgente intervenire con legislazioni mirate, che tutelino i consumatori, non solo sul piano economico, ma anche in quel bene individuale inviolabile che e' la salute. Legislazioni piu severe permetterebbero di evitare le conseguenze alle quali ci si espone in assenza o carenza di norme sui controlli di qualità e/o sanitari.
Ma rimane verosimile che tali modifiche, urgenti, potranno essere effettuate solo lentamente. Cosi' si continuera' a medicalizzare.
Noi crediamo che non possa esistere salute senza naturale equilibrio.
Per l'ipertensione, che nel mondo occidentale colpisce una persona su tre, si continua a interpretarla soltanto come del tipo essenziale, che identifica una non-causa specifica, oppure a riscontrare origini di carattere genetico. Nessuno interviene, al contrario, sull'alimentazione straricca di sali e -peggio- dei suoi derivati, anche nei preparati per la nutrizione dei bambini.
Perche' l'Oms non interviene su una moltitudine di errori che l'industria crea alla salute collettiva?
E questo non solo per gli alimenti, ma anche per tante sostanze di uso giornaliero il cui contatto umano puo' rappresentare un danno, come colle, vernici, il comune Pvc che tante mamme usano in cucina per conservare gli alimenti piu' freschi.
Fino ad oggi si e' fatto al contrario. Pochi e tardivi controlli, e soprattutto grande medicalizzazione.
Saranno i nostri figli candidati alla pillola anti-ipertensiva?
Il nostro equilibrio non puo' essere solo desumibile dalla correzione chimica cellulare. La chimica non ristabilisce l'equilibrio, ma determina uno "stato cronico" di modificazioni, che e' del tutto deleterio sul piano dell'energia del nostro organismo. L'equilibrio va ricercato con un metodo naturale, in primis la nutrizione.
In una societa' che corre e' difficile correggere i banali errori nutrizionali, ma alcuni accorgimenti possono evitare danneggiamenti precoci, soprattutto nei bambini.
Saper scegliere, avere spirito critico, serve per essere un consumatore maturo, e non un consumatore intontito da una massiccia aggressione pubblicitaria. Imparare a saper leggere le etichette e' il primo passo per la tutela della salute, per divenire padroni di se stessi, e cittadini maturi e coscienti di diritti come quello alla salute, cosi' prepotentemente attaccati da quei criteri da cui, noi medici olisti, ci distacchiamo.
Pensiamo che sia urgente una corretta informazione, che impedisca il proliferare di quello che negli ultimi 30 anni e' accaduto: un vertiginoso aumento delle malattie cronico-degenerative, in barba a quanto vogliono farci apparire.
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