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Conversione Lire in Euro: e' sempre possibile presentare l'istanza
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Comunicato di Giuseppe D'Orta
4 febbraio 2016 8:55
 
Il 3 febbraio 2016 è scaduto il termine per inviare alla Banca d'Italia le istanze di conversione in Euro delle Lire possedute.
In realtà, la data del 3 febbraio 2016 non è stata sancita da alcuna legge o atto della Pubblica Amministrazione.
Si tratta, come sa chi ci ha seguito in queste settimane, di una scadenza che emerge dal calcolo degli 84 giorni che il Governo Monti aveva sottratto al termine originario del 28 febbraio 2012 tramite un articolo del Decreto Legge “Salva-Italia” che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il 5 novembre dello scorso anno. La sentenza è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il successivo 11 novembre, e facendo riprendere a decorrere gli 84 giorni da quella data si giunge al termine del 3 febbraio.
Ciò non vuol dire che il tempo sia scaduto, specie in un caso del genere in cui lo Stato si è praticamente nascosto dai cittadini promettendo un intervento esplicativo che è apparso solo il 21 gennaio e soltanto dopo che noi abbiamo fatto esplodere il caso dal punto di vista mediatico.
Non reputiamo quindi giusto penalizzare i cittadini, che non sono stati affatto informati in maniera adeguata e trattati come se esistesse l'obbligo di consultare quotidianamente la Gazzetta Ufficiale.
E' quindi sempre possibile per chi non lo ha fatto inviare l'istanza con questo modulo.
Cosa accadrà ora?
La Banca d'Italia deve rispondere, ed in alcuni casi lo ha già fatto, a ciascuna istanza di conversione delle Lire in Euro presentate dai cittadini.
Stiamo studiando le prossime mosse nel caso in cui istituzioni non intervengano come da noi auspicato.
Se dovesse proseguire il silenzio da parte del Governo, come anche del Presidente della Repubblica, l'unica via percorribile sarà quella giudiziaria e/o politica.
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