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Corsi per amministratori condominiali: doppiopesismo del ministero della Giustizia a danno del cittadino
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Comunicato di Alessandro Gallucci
18 marzo 2016 9:04
 
 Sul finire dello scorso mese abbiamo dato voce ad alcuni utenti che ci segnalavano l’esistenza di enti che, vendendo corsi on-line per amministratori condominiali, affermavano che anche l’esame per questi corsi può essere svolto per via telematica. Niente di più sbagliato! L’interpretazione furfantesca del decreto ministeriale n. 140 del 2014 ci ha indotti a chiedere al Ministero della Giustizia un intervento a garanzia dei cittadini-utenti di questo servizio.
La risposta del dicastero è stata perentoria: non è possibile ottenere risposta ai nostri quesiti perché il Ministero non ha poteri di vigilanza in merito a questi corsi. Un responso pilatesco ed inaccettabile almeno per due motivi. In primis non avevamo chiesto un intervento ispettivo del ministero, ma un chiarimento interpretativo di un atto – il decreto ministeriale n. 140/14 – da loro stessi emanato. In secondo luogo perché lo stesso Ministero, appena qualche mese prima (luglio 2015), con una propria nota ufficiale aveva risposto a dei chiarimenti richiesti da Confedilizia sul contenuto del medesimo decreto ministeriale n. 140. Due e pesi e due misure che la dicono tutta sulla considerazione che si ha della cittadinanza in quegli uffici.
Spesso si raffigura la Giustizia come una dea bendata: in questo caso il ministero andrebbe raffigurato come la “dea voltata dall’altra parte” rispetto ai diritti degli utenti. 
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