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Crocifisso a scuola. Corte Strasburgo lo condanna. E ora che fara' il nostro Stato?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
3 novembre 2009 12:28
 
La Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che la presenza del crocifisso a scuola viola la liberta' dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni. E' stata cosi' ribaltata una sentenza del Consiglio di Stato che a febbraio 2006 aveva dato torto al ricorrente, sentenza che aveva stabilito praticamente che la religione cattolica romana fosse quella dello Stato, facendo rientrare dalla finestra cio' che il cambio della legge aveva imposto alcuni anni prima.
Gli Stati firmatari della Convenzione europea sono impegnati a dare esecuzione alle decisioni della Corte europea. Il controllo sull'adempimento di tale obbligo e' rimesso al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa. Che fara' ora il nostro Stato? Cambiera' le leggi in merito o violera' la convenzione comunitaria confermando di essere culturalmente dipendente dalle direttive dello Stato del Vaticano, e si prendera' una super-multa? E cosa succedera' per tutte le altre varie sentenze che hanno sempre dato torto a chi chiedeva la rimozione del crocifisso anche dalle aule giudiziarie... giudice Tosti? O forse il Parlamento si pronuncera' con fiducia al Governo per la non applicazione di questa sentenza?
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