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La difesa della razza del capo della Polizia Gabrielli
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Comunicato di Emmanuela Bertucci
6 dicembre 2019 17:25
 
 Un lancio di agenzia riporta le gravissime parole pronunciate oggi da Franco Gabrielli, capo della Polizia. In sintesi questo il suo pensiero: dovete fare il presepe ed esporre i simboli religiosi del vostro credo. Chi non lo fa è soggetto di cui diffidare (e lui infatti ne diffida). Chi non lo fa si espone alle “reazioni” di altri cittadini. A quali reazioni, che sarebbero giustificate da comprensibile diffidenza, allude?

Crediamo nella laicità dello Stato e l’associazione religione/cittadinanza è impropria, ancor più poi se riferita non a qualsiasi religione, ma alla religione statisticamente prevalente in Italia. Sarebbe discorso astruso già di suo, ma il capo della Polizia molto probabilmente si riferisce alla religione cattolica contrapposta alle altre religioni praticate da italiani e persone straniere che vivono in Italia. Non è supposizione fantasiosa se si legge come il nostro prosegue il suo ragionamento.

Secondo l’attuale (e speriamo ancora per poco) capo della Polizia la corretta integrazione si fa con il presidio del territorio (no, signor Capo, il presidio del territorio è neutrale rispetto al tema dell’integrazione e – ci consenta – ne prescinde. Ci inquieta un po' doverlo ricordare proprio a lei).

Prosegue Gabrielli affermando che se noi spopoliamo il territorio (in che modo? Con la diminuzione delle nascite, con la presenza di stranieri in proporzione maggiore di uno a cento rispetto agli italiani?), se lo “deantropizziamo” rispetto agli autoctoni “portatori dell’identità”...

Ma cosa è la deantropizzazione? Ci pare, si perdoni la trivialità, una supercazzola. E se supercazzola non è, è frase di estrema gravità poiché contrappone i giusti, gli antropizzati (autoctoni portatori di identità) ai cattivi, i deantropizzatori (che – sappia – sono anch’esssi a loro volta portatori di una identità, la propria).

Piena difesa della razza.

Un rappresentante delle istituzioni che pensi e dica quanto affermato da Gabrielli, non rappresenta l’Italia. Non è concepibile che il Capo della Polizia straparli in questo modo, tutte le forze politiche devono chiederne l’immediata dimissione.
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