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DIVIETO DI FUMO SU TUTTI I TRENI: LA FILOSOFIA DI "SANI PER LEGGE" DELLA SANITA' ITALIANA STA AVENDO SUCCESSO. IL SERVIZIO PUBBLICO NON E' PER TUTTI .
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Comunicato 
23 agosto 2004 0:00
 

Firenze, 23 Agosto 2004. Con l'entrata in vigore del prossimo orario invernale, 11 dicembre, sui treni sara' vietato fumare ovunque. Prendiamo atto che la filosofia di "sani per legge" della Sanita' italiana sta avendo successo: dalle porzioni piccole nei ristoranti al pagamento degli interventi abortivi per le donne piu' disinformate e meno garantite (quelle che abortiscono la seconda e terza volta), dal superdipartimento che sbattera' in comunita' terapeutica chi si fa uno spinello all'impossibilita' di prendere il treno per lunghi percorsi per chi fuma. Perche', di fatto, questo succedera', con relativo vantaggio del trasporto aereo e, soprattutto, per questione di costi, del trasporto su gomma (che non sembra scevro di problemi relativi ad affollamento).
Quindi un servizio pubblico che viene offerto in regime di monopolio non potra' essere usufruito da tutti i cittadini. Ci sono persone (e non poche) che sono dipendenti dal tabacco, cioe' dipendenti da una sostanza che lo stesso Stato gli vende in regime di monopolio. persone che quindi hanno una dipendenza ammessa e provocata dallo stesso Stato, e queste persone sono considerate non di serie B o Z, ma completamente fuori serie. Siccome non si tratta di costringere altri viaggiatori a subire il fumo passivo, ma solo di continuare a garantire il diritto alla mobilita' dei fumatori nel rispetto dei non-fumatori, questa totalizzazione del divieto ci sembra decisamente fuori delle righe. Per cui, quando e se verra' messa in opera, ci tuteliamo di fare tutti i ricorsi necessari per la sua abolizione.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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