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ENEL, BLACKOUT, AUTORITY E RIMBORSI
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Comunicato 
21 gennaio 2004 0:00
 

Roma, 21 gennaio 2004. In una lettera inviata alle associazioni di consumatori lo scorso 3 ottobre, il Presidente dell'Autorita' per l'energia e il gas, Pippo Ranci, informava che "Il cliente finale che ha subito un danno a seguito del blackout del 28 settembre scorso puo' sempre rivolgersi alla magistratura ordinaria che ha la competenza a pronunciarsi in merito all'accertamento delle eventuali responsabilita' e alla quantificazione dei danni subiti." Il tutto nasce dalla lettura della delibera n.220/02, della stessa Autorita', che non prevede indennizzi automatici in caso di interruzione della fornitura di energia elettrica, il che e' vero. Noi pero' non abbiamo mai parlato d'indennizzi automatici ma di rimborsi forfettari, il che fa la differenza. Abbiamo anche informato che occorreva attendere la relazione dell'apposita Commissione di inchiesta ministeriale, istituita dal Ministro alle Attivita' produttive, Antonio Marzano, per individuare le responsabilita' del blackout. La Commissione doveva terminare i lavori a fine ottobre scorso ma non se ne sa nulla, il che ci fa insospettire. Risulta comunque che il consumatore paghi, con una quota di bolletta, il "servizio di riserva", che serve a tenere a disposizione alcune centrali elettriche in caso di emergenza. Poiché il blackout c'e' stato, i danni sono stati provocati e la "riserva" non ha svolto i propri compiti, ritenevamo equa una richiesta forfettaria di 25,82 euro. L'Enel e le aziende municipalizzate, non la pensano cosi' e pur avendo offerto un disservizio non intendono pagare. Il che significa che le 700mila (settecentomila) persone che si sono rivolte a noi, potranno avviare una causa per danni che possono essere molto superiori ai 25,82 euro richiesti in prima istanza.
Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc
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