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ETICHETTE ALIMENTARI E OBESITA'
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Comunicato 
21 novembre 2003 0:00
 

SE PIU' PRECISE POTREBBERO AIUTARE A COMBATTERLA. RICHIESTA AI MINISTERI DELLA SALUTE E ATTIVITA' PRODUTTIVE

Firenze, 21 Novembre 2003. Che l'obesita' sia un problema sotto diversi punti di vista, e piu' che notorio. Non passa giorno che non si leggano indagini che sottolineano il suo aumento ovunque e relativi allarmi per cercar di porvi rimedio. Il nostro ministro della Salute, navigando evidentemente a vista sulla questione, e' arrivato anche a proporre le porzioni piu' piccole nei ristoranti.. Noi invece crediamo che il problema non possa essere risolto in termini impositivi con anche danni economici per i consumatori: chi insoddisfatto di una porzione troppo piccola, non ne prendera' due spendendo il doppio, anche perche' molto raramente a porzioni piu' piccole potrebbero corrispondere prezzi altrettanto piu' piccoli? Crediamo sia meglio fare ricorso ad una migliore consapevolezza da parte dei consumatori, cioe' a far si' che siano meglio informarli su cosa e quanto mettono nei loro stomaci, e quindi che decidano poi da soli se contribuire o meno all'aumento del loro peso.
Perche' questo accada ci sono le etichette, e di conseguenza la pubblicita'.
Oggi in etichetta sono elencati i vari componenti il prodotto, in ordine decrescetne rispetto alla quantita' o percentuale. Ma sappiamo con certezza, per ogni prodotto, quanto assumiamo di calorie, grassi e carboidrati, cioe' cio' che puo' determinare l'ingrassamento? No, a meno che non ci si metta a fare le somme dei vari componenti, con anche cognizione di causa per sapere se gli stessi appartengono ad una di queste categorie. Cosa che non accade mai se non in presenza di consumatori veri e propri "maniaci". Siamo consapevoli che, all'inizio, quand'anche apparissero queste somme, l'effetto non sarebbe immediato. Ma se pensiamo che queste indicazioni oltre che in etichetta potrebbero anche dover essere indicate in pubblicita', quantomeno cominceremmo a costruire una cultura in materia: rendendo i consumatori piu' attenti e consapevoli di cosa e quanto ingeriscono.
Per questo abbiamo oggi segnalato al ministero della Salute e a quello delle Attivita' Produttive l'opportunita' che le etichette e le pubblicita' dei prodotti alimentari contengano obbligatoriamente queste indicazioni, si' da farsene interpreti presso l'autorita' comunitaria da cui dipendono queste decisioni.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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