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Europa si', Europa no. Decidiamo cosa vogliamo
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Comunicato di Primo Mastrantoni
8 giugno 2016 12:35
 
 In una trasmissione televisiva di Euronews sono stati intervistati alcuni pescatori britannici e norvegesi. I primi si lamentavano della regolamentazione comunitaria sulla pesca che prevede limiti territoriali, di tempo e di quantita', che limiterebbero la possibilita' di un maggiore pescato e, quindi, di migliori guadagni. Osserviamo che la regolamentazione comunitaria ha come finalita' il razionale utilizzo delle risorse ittiche. Pescare in modo indiscriminato puo' far guadagnare di piu' nel breve periodo ma nel tempo porterebbe ad un impoverimento della ricchezza marina, con danno economico proprio per i pescatori. D'altronde la Gran Bretagna ha aderito alla Unione Europea che ha vantaggi e limitazioni. 
I pescatori norvegesi lamentavano, invece, che il reddito ricavato dalla vendita dei salmoni da allevamento, subiva una decurtazione dovuta ai dazi doganali europei. Ricordiamo che la Norvegia non ha aderito all'Unione europea con relativi vantaggi e limitazioni.
I norvegesi, con ben due referendum, decisero di non aderire alla Ue e il prossimo 23 giugno i cittadini britannici decideranno se stare dentro o fuori dalla Ue.
Tutto cio' per ricordare il vecchio detto: non si puo' avere la botte piena, la moglie ubriaca (o il marito) e l'uva in vigna. 
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