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Fastweb rende impossibile il recesso dal contratto. Denuncia ad Antitrust e Agcom
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Comunicato 
21 maggio 2009 0:00
 
"Ho richiesto a Fastweb tramite raccomandata, la disdetta del contratto nell'anno 2007, nel 2008 ho inviato ulteriori 2 raccomandate, ho staccato il modem e nel 2009 pur non avendo ricevuto alcuna notizia ho riconsegnato anche l'apparato. E' possibile che io non possa essere libero di scegliere il mio operatore adsl, come possono continuare imperterriti ad ignorare tutte le mie raccomandate e le mie telefonate al servizio clienti continuando ad inviarmi fatture di cui poi qualche fantomatica ditta di cessione crediti mi chiedera' il conto?" Segnalazioni di questo tenore ce ne giungono a decine (1). In pratica, nonostante l'invio di raccomandate e le previsioni di legge, che impongono al gestore la disattivazione del servizio entro 30 giorni, Fastweb ignora il tutto, continuando a fatturare costi non dovuti. Non mancano casi in cui la societa' dice di non aver ricevuto la raccomandata ar di recesso.
Abbiamo inviato denuncia della pratica all'Antitrust e all'Agcom (l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni), sperando in un loro tempestivo provvedimento.
 
Quanto segnalato e' uno dei tanti esempidella giungla telefonica italiana, ma in questo caso c'e' un'aggravante: Fastweb non e' nuova alle furbate in sede di recesso. Nell'agosto 2008 il gestore e' stato condannato dall'Antitrust per pratica commerciale scorretta: impediva la restituzione degli apparati (hag, modem) agli utenti che avevano effettuato il recesso, per poter chiedere una penale di oltre 100 euro
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La multa fu solo di 145 mila euro. E' forse il limitato valore economico della sanzione che ha stimolato Fastweb a 'progettare' un altro sistema per spillare soldi? Si'. Per qusesto da tempo ci stiamo battendo perche' sia innalzata la sanzione massima comminabile per pratiche commerciali scorrette, dagli attuali 500 mila euro a 10 milioni di euro:
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(1) Selezione di lettere pervenute a Cara Aduc a partire da gennaio 2009
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