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Il fisco si legalizza? La circolare dell'ovvio... per il contribuente. Noi siamo scettici
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Comunicato di Vincenzo Donvito
12 giugno 2012 13:08
 
 E' di ieri una circolare dell'Agenzia delle entrate dove si tratta lo spinoso problema della riduzione del contenzioso. Nella circolare n.22/2012, “Programmazione gestione della mediazione e del contenzioso tributario – Anno 2012 – Indirizzi
operativi”, si danno indicazioni per migliorare la pretesa tributaria grazie al nuovo istituto della mediazione tributaria, si' da arrivare alla tempestiva conclusione per i procedimenti, evitando poi di soccombere in giudizio. Quindi un risparmio di costi per il Fisco, nell'ambito di quei procedimenti dove e' facile dedurre che il ricorrente abbia ragione.
La circolare dell'ovvio (almeno per questo aspetto)? E' cosi' per il contribuente che fa ricorso, ma non e' stato cosi' fino ad oggi per il Fisco. Infatti sarebbe stato ovvio che di fronte ad un errore facilmente riconoscibile dallo stesso Fisco, quest'ultimo avrebbe dovuto accettare subito il ricorso in autotutela e finire li' la questione. Ma la politica del Fisco era un'altra: pretendere -anche di fronte all'evidenza- di avere sempre ragione e cercare cosi' di sfiancare il ricorrente per scoraggiarlo da livelli superiori e costosi -in tempo e denaro- di ricorso, e quindi rinunciarvi e pagare la pretesa pur di levarsi il problema.
Con la circolare di oggi il Fisco ammette quindi di aver fino ad oggi sprecato soldi e tempo (di noi contribuenti) per mettere in atto la politica arrogante tipica di tutte le amministrazioni. Evidenze, pluri-riconoscimenti giudiziali e non... niente da fare. Il motto e' sempre stato: “Io sono il potere, io pretendo e tu -suddito- o ti dissangui per veder riconosciute le tue ragioni, o ti inchini al mio potere, tanto, bene che ti andra', comunque i danni non ti verranno mai riconosciuti”.
E' forse cosi' piu' chiaro perche' il contribuente medio non convive civilmente col Fisco e appena puo' lo frega?
Oggi ci dicono che si cambia regime.... vedremo. In quest'Italia che dicono si stia rinnovando e stia uscendo dal tunnel del debito pubblico e del malaffare diffuso, finora stiamo vedendo tanto sangue e poco miele, e soprattutto tanto sangue che continua o si rafforza. Speriamo proprio di sbagliarci ad essere cosi' scettici e pessimisti.
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