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FOGLIE D'AUTUNNO E INQUINAMENTO
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Comunicato 
13 ottobre 2003 0:00
 

Roma, 13 ottobre 2003. L'autunno con le foglie che mutano colore e cadono al suolo ha sempre avuto un notevole fascino. I poeti ne hanno decantato l'evento in versi mirabili e gli scrittori hanno riempito pagine di struggente nostalgia, ma le foglie cadute creano qualche problema, non solo all'equilibrio delle persone o alla stabilita' delle automobili, ma al clima terrestre. La notizia viene dal Centro di ricerche atmosferiche degli Stati Uniti d'America, che sta studiando gli effetti dei gas emessi dalle foglie morte sull'ambiente. Le foglie a terra emettono dei composti organici volatili (COV), che possono combinarsi con quelli emessi dalle combustioni industriali. L'effetto e' la formazione di una caligine che contribuisce al surriscaldamento climatico. Le foglie, nel processo di degradazione, producono in particolare due composti, il metanolo e l'aldeide acetica, i quali, reagendo con i gas industriali, formano uno strato di smog che limita gli scambi termici tra la superficie della terra e l'atmosfera sovrastante. Lo studio si e' concentrato nello Stato del Michigan (USA), regione dei Grandi Laghi, ricca di foreste, ma sulla quale insistono numerose industrie metalmeccaniche, chimiche, tessili e alimentari. Dalla presenza di questi due fattori e' nato l'interesse dei ricercatori americani che stanno studiando l' interazione tra gas naturali (COV) e industriali.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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