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Giustizia e procedure europee. Giudici pace violano diritti cittadini. Ministero non vede. Il buon esempio di Firenze
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Comunicato di Redazione
21 aprile 2016 13:40
 
Molti giudici di pace italiani ignorano l'esistenza del procedimento europeo per le controversie transfrontaliere sotto ai 2.000 euro, previsto dal Regolamento UE 861/2007. Celere e agevole per il cittadino che può effettuarlo senza assistenza legale, richiede la sola compilazione di moduli standard da inviare con raccomandata al giudice di pace italiano, che poi dovrebbe farsi carico di ogni ulteriore adempimento. Senza questo Regolamento, se si volesse ad esempio fare causa ad una compagnia aerea come Ryanair perché ci ha cancellato un volo, ci dovremmo rivolgere al giudice irlandese, magari avvalendosi di un legale irlandese.
Perché si diffondesse questo nuovo strumento di giustizia europea, il Regolamento impone anche l'obbligo agli Stati di informarne il cittadino e fornire ausilio alla compilazione dei moduli previsti.
A distanza di sette anni dall'entrata in vigore del Regolamento, la sua applicazione in Italia è ancora una chimera. Ci sono giunte numerose segnalazioni di cittadini che si sono rivolti al giudice di pace, ricevendo un secco: vai dall'avvocato, o peggio ancora, non ne sappiamo nulla ecc...
Del resto, la situazione informativa sui siti istituzionali del Ministero di Giustizia e sui siti dei Giudici di Pace è eloquente: il procedimento non appare mai, neppure mediante il link ai siti istituzionali europei. I moduli non sono messi a disposizione dell'utenza né tanto meno vi è alcun aiuto alla compilazione.
Le nostre richieste di intervento al Ministero giustizia sono state ad oggi ignorate, con la conseguenza che prima o poi l'Italia sarà soggetta all'ennesima sanzione per infrazione del diritto europeo.
Anche il Giudice di Pace di Firenze non rispettava il Regolamento, pur essendo tra i pochi Uffici italiani ad averne dato una quantomeno parziale e tempestiva attuazione. Fino ad oggi, infatti, i giudici fiorentini imponevano al cittadino di effettuare le notifiche alla controparte, peraltro non indicandone le necessarie modalità e tempistiche di legge ed esponendolo quindi al rischio di perdere la causa. Su segnalazione dell'Aduc, il coordinatore dei giudici di pace di Firenze, dott.sa Manila Peccantini, ci ha comunicato che da qui in avanti l'ufficio fiorentino applicherà a pieno la normativa europea. Da oggi, almeno per chi si rivolgera' ai giudici fiorentini, sarà più semplice e rapido ottenere giustizia.
Chiediamo nuovamente al Ministro Orlando di voler intervenire affinché tutti i giudici di pace italiani seguano l'esempio fiorentino e comincino così a rispettare la legge italiana e il diritto europeo, oltre che i diritti dei suoi cittadini.
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