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IMMIGRAZIONE. ENNESIMA TRAGEDIA DELLE CARRETTE DEL MARE, ENNESIMO CRIMINE. IL REGOLARE RICORSO DEGLI IMMIGRATI ALL'ILLEGALITA' E' FRUTTO DI NORME PROIBIZIONISTE E INADEGUATE
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Comunicato 
19 agosto 2006 0:00
 

Firenze, 19 Agosto 2006. Prendiamo atto del sincero commento del ministro degli Interni Giuliano Amato di fronte all'ennesima tragedia delle carrette del mare. "E' un crimine da punire altrimenti si ripetera'". Non c'e' dubbio che i responsabili di queste traversate, che si concludono spesso in disastrosi naufragi vadano rintracciati, puniti. Ma e' altrettanto ovvio, come accade da sempre per ogni mercato nero, che l'illegalita' fiorisce e si alimenta laddove un fenomeno, anziche' regolato e controllato, e' lasciato libero -perche' proibito-, a se stesso. Il ministro Amato sa bene, e ci auguriamo che tenga al piu' presto fede alle promesse di riforma, che ad oggi e' difficilissimo entrare in Italia regolarmente, a causa delle scellerate leggi in vigore che mirano alla chiusura irrazionale e illogica dei flussi migratori. Sa anche che, fino alla loro radicale modifica, il barcone sara' la sola ed unica "scelta" per molti immigrati che aspirano ad un destino migliore, magari unicamente a trovare un lavoro.
Occorre urgentemente l'alternativa all'ingresso illegale, cosi' come occorre rimuovere gli ostacoli ad una integrazione piu' rapida, quali sono i lunghi e estenuanti adempimenti burocratici a cui l'immigrato regolare e' sottoposto, le vessazioni che spesso vivono ad opera delle ambasciate italiane all'estero e nelle questure, a cominciare dai modi in cui sono fisicamente trattati per terminare ai rimedi giudiziari piu' efficaci e accessibili. Ci riferiamo ad esempio al rimedio giudiziario del ricorso al Tar del Lazio per il diniego di visto turistico, che molte ambasciate neppure si degnano di motivare!
Insomma, sono molte le nostre responsabilita' nel ricorso degli immigrati alla carretta del mare, purtroppo, solo prendendone sinceramente atto si puo' aspirare ad una riduzione del fenomeno. L'Aduc Immigrazione, con il proprio sito di informazione quotidiana, di articoli di approfondimento, di racconti di storie vissute e di denuncie, di risposta alle lettere di molti immigrati, tenta di tendere loro quella mano "legale", "alla luce del sole" che si vedono molto spesso negare dalle istituzioni e dalle sue leggi e dai suoi divieti. Prova a infondere fiducia negli stranieri che il diritto esiste anche per loro e che, se pur arduamente, possono ottenere giustizia e rispetto della legalita'.
Se non li convinceremo di questo, certo non potremo aspirare al loro pieno rispetto della nostra legge e delle nostre istituzioni.

Claudia Moretti - Legale Aduc
Responsabile Aduc immigrazione
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