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Imposta/canone Rai. La bagnarola ha gia' individuato 7 milioni di contribuenti... la saga continua
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Comunicato di Vincenzo Donvito
2 giugno 2016 16:25
 
 La macchina che sta organizzando la riscossione dell'imposta sul possesso di un apparecchio tv tramite la bolletta elettrica, ci fa sapere che va avanti. E' l'Acquirente Unico (1) che ce lo fa sapere rispettando il termine (31 maggio) che non e' neppure ufficiale (ma il cui testo e' noto....) e che non e' neppure uscito sulla Gazzetta Ufficiale. Sette milioni di utente residenziali con tariffa D3 attivata prima del 2016 (2) sono state individuate (il termine ufficiale e' allineate) e i dati trasmessi ai vari gestori elettrici che poi dovranno inviare il canone in bolletta. E' il primo passo, seguira' un secondo allineamento a meta' giugno e quello definitivo il 4 luglio, poi ci saranno gli aggiornamenti continui rispetto ai vari ambi di utenze (3).
Un'operazione che non e' estremismo definirla come se ci fossero dei marinai inesperti che stanno conducendo una bagnarola verso lidi sconosciuti. Stiamo parlando di un'imposta su cui il Governo ha molto puntato, rivoluzionando tutto il sistema di riscossione, con diversi dubbi, denunce, contestazioni, errori, omissioni (4), ma su cui, siccome si tratta di uno dei piu' importati benefit (la presenza nelle tv nazionali piu' seguite) che viene distribuito equamente -come loro dicono, ma c'e' una guerra a colpi alti e bassi per accaparrarsi piu' spazi- a tutti i partiti di governo e di opposizione, si' da garantire ad ognuno la continuita' al potere, sono anche spariti gli schieramenti di governo ed opposizione... tutti insieme appassionatamente. Un'imposta importante, quindi. Ma, ultimo esempio di un lungo elenco (come lo spostamento quasi all'ultimo giorno della scadenza per gli utenti che hanno presentato autodichiarazione perche' non possiedono un apparecchio tv o per non pagare due canoni avendo piu' utenze elettriche intestate, etc), la scadenza del 31 maggio viene “rispettata” dall'Acquirente Unico solo per un suo sentito dire e non per legge... com'altro, se non cosi', si dovrebbe interpretare che la norma con la scadenza del 31 maggio ufficialmente non esiste? Cosi' come quella di meta' giugno e quella del 4 luglio? Quindi ecco la bagnarola che si dirige verso lidi sconosciuti, questi ultimi tali perche' non sono le leggi a stabilire la tabella di marcia, ma la presunta buona volonta' di persone che contano e che si telefonano e/o messaggiano fra di loro.
Non e' la prima volta -e crediamo non sara' l'ultima- che abbiamo messo il dito su questa piaga. Indipendentemente dal fatto che noi siamo contrari a questo sistema di riscossione e all'esistenza stessa del canone Rai... a parte questo, ci sentiremmo a disagio a non beffeggiarli ed evidenziare il loro pressapochismo quando stanno comunque mettendo in atto e facendo partire una macchina che rastrellera' imposte a man bassa in uno dei mercati piu' alterati e finti del nostro cosiddetto sistema di economia di mercato: rastrellare soldi partendo dal presupposto che avere una lampadina in casa significa possedere un apparecchio tv, e se tu che non lo possiedi ti devi attivare e spendere soldi e tempo per dire che non e' come loro sono convinti che invece sia, la dice lunga sui principi ispiratori di questa bagnarola; rastrellare soldi per avvantaggiare il principale concorrente (la Rai) di un mercato -quello dell'informazione tv- che ufficialmente e' libero e dove gli altri campano di pubblicita' e di qualche briciola che viene loro concessa anche da questo stesso rastrellamento del canone... sono solo due esempi dei lidi sconosciuti verso cui naviga la nostra bagnarola. Sconosciuti perche' sono il contrario dei minimi dettami di un'economia di mercato.
Per concludere. Ora hanno “allineato” i primi sette milioni, e siccome dovrebbero arriva a circa 25 milioni (che e' il numero Istat dei nuclei famigliari anagrafici presenti in Italia e che secondo loro per il fatto stesso di esistere posseggono un tv e devono quindi pagare l'imposta.. un modo bizzarro di calcolare le percentuali di evasione che -dicono- essere ora intorno al 30%), ne mancano ancora 18 all'appello (25-7)... e sempre telefonandosi e messaggiandosi sulle date entro cui farlo, anche perche' cosi' tutti potranno essere lodati per virtu' e nessuno per non aver rispettato i tempi... visto che questi ultimi ufficialmente non esistono.
La saga continua.


1) Acquirente Unico è la Società per azioni del gruppo Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A., cui è affidato per legge il ruolo di garante della fornitura di energia elettrica alle famiglie e alle piccole imprese.
(2) La tariffa D3 è applicata ai contratti stipulati nelle abitazioni di residenza con impegno di potenza superiore a 3 kW e a quelli stipulati per le abitazioni non di residenza.
3) qui  la notizia completa 
4) sul nostro specifico canale web dedicato al canone, per gli appassionati, puo' essere ricostruita tutta la storia fino ad oggi
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