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Imposta/canone Rai. Si apre il mercato del canone, ma sempre in abuso di posizione dominante. Occhio alle fregature
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Comunicato di Vincenzo Donvito
31 maggio 2016 10:33
 
 Lo avevamo previsto nelle scorse settimane: la promozione di Edison che “regala”i 100 euro del canone Rai ai suoi utenti e a quelli che lo sceglieranno, ha “aperto” il mercato. Calmi, non quello dell'informazione, ma quello delle vacche... perche', se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, mediamente -e nello specifico mediaticamente- il mercato italiano non e' quello della concorrenza, rapporto domanda/offerta, no! E' quello di un qualunque medio foro boario.
Quindi ora “regalano” il canone anche Eni, Enel e Ascopiave. Poi ci sono quelli di cui si attende qualcosa, tipo A2A, Sorgenia, Acea, etc... ma diamogli tempo.
Perche' mercato della vacche? Perche' su tutto incombe un macigno che si chiama Rai, che droga il mercato pubblicitario e della compravendita, per esempio, sui diritti delle emissioni sportive e simili. Non perche' talvolta fa programma allucinanti al pari degli effetti di una acido lisergico (noi siamo perche' ognuno abbia il diritto al brutto, anche se in ambito pubblico), ma perche' percepisce centinaia e centinaia di milioni dall'imposta che paghiamo per il possesso di un apparecchio tv che riceve i programmi del digitale terrestre e i satellitari. Quindi compete coi suoi concorrenti coi soldi dello Stato, con una grande marcia in piu' che si chiama abuso di posizione dominante, e che costringe gli altri attori del campo mediatico ad elemosinare spiccioli dallo Stato (che, per esempio, glieli da' anche a livello regionale per altrettanti emittenti a quel livello) e spiccioli che provengono anche dal canone.
Ecco che quindi ognuno si arrangia come puo'. Sorgenia ha cominciato, ora tocca agli altri, ma ATTENZIONE. I gestori elettrici non sono dei benefattori e per loro 2+2 non fa quasi mai 4, bensi' 5, cioe' che questi “regali” del canone avranno per loro un ritorno economico maggiore dell'esborso. Certamente quello della fidelizzazione (e fin qui siamo contenti, da liberisti quali siamo, che si lancino in questo tipo di promozioni), ma attenzione ai contratti che vengono proposti e in cui e' previsto il “rimborso” di 100 euro del canone, perche' non e' detto che siano i contratti piu' vantaggiosi offerti alla loro clientela e che, dopo un periodo iniziale specchietto per le allodole, non prevedano costi e servizi piu' costosi quanto inutili. Per esempio, Enel ha previsto uno sconto di 50 euro per la luce, a cui si aggiungono altri 50 per il gas, mentre Eni rimborsa i 100 euro per chi fa anche un contratto Sky. Siamo sicuri che e' quello che ci serve? Niente di illegale, per il momento, ma due conti gli utenti li devono fare, ponendosi questa domanda: non e' che per avere questi 100 euro di sconto/canone mi ritrovo con servizi che non mi servono o con servizi che costano piu' di altri?

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