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INFLUENZA AVIARIA E BUSH. UN'ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA CHE NON C'E'
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Comunicato 
2 novembre 2005 0:00
 

Roma, 2 Novembre 2005. Anche il presidente degli Stati Uniti d'America, George W. Bush, lancia l'allarme: prima o poi la pandemia da influenza aviaria ci sara' ed e' bene prepararsi. Insomma un'arma di distruzione di massa sta per abbattersi sull'umanita'. Di armi di distruzione di massa il presidente Bush ne ha familiarita', perche' fece lo stesso discorso quando decise di intervenire in Iraq. Al di la' della valutazione sull'intervento armato, le armi di distruzione di massa, che tanto avevano preoccupato, non furono trovate. Oggi si rilancia un allarme analogo: c'e' il pericolo di pandemia. Sembra ininfluente il fatto:
* che il virus aviario abbia ucciso in due anni 62 persone (31 l'anno) su una popolazione di 1,8 miliardi di persone che vivono a stretto contatto con volatili infetti, in condizioni igienico sanitarie piuttosto precarie. Una percentuale di mortalita' dello 0,0000.... ! Per raffrontare le cifre diciamo che negli Usa ci sono 60mila morti l'anno per incidenti automobilistici.
* che non ci sono casi di aviaria in Europa e negli Usa.
* che in due anni in Asia non c'e' stata trasmissione dell'aviaria da uomo a uomo.
* che non c'e' nessun virus ricombinato tra quello della influenza tradizionale e quello aviario.
* i morti per l'influenza del 1919 lo sono stati prevalentemente per complicazioni polmonari di origine batterica (non virale) che oggi possono essere curate con gli antibiotici, che allora non c'erano.
Lo stesso Bush dichiara che "non c'e' motivo di pensare che una pandemia scoppi entro uno o due mesi, ma 140 milioni di volatili sono gia' stati abbattuti e il male si diffonde ovunque". E' il caso di chiedere dove si sta diffondendo il male agli uomini e di constatare che le misure precauzionali (l'abbattimento dei volatili) e' prova della volonta' di intervento per sradicare l'infezione nei luoghi di origine. La decisone di spostare l'attenzione di un popolo su altri problemi per distrarli e' stata una strategia condotta da molti Stati nel corso dei secoli: si inventa un nemico esterno per non parlare dei problemi interni.
Ci risiamo!
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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