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Inquinamento atmosferico: il Comune di Verona offre a circa 5000 persone una maratona ecologica sotto una cappa di polveri sottili che supera di quasi tre volte il limite sanitario imposto dalla legge
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Comunicato di Maria Grazia Lucchiari
20 febbraio 2012 11:36
 
 A Verona, secondo i calcoli del Dipartimento di Prevenzione della Ulss cittadina, muoiono a causa delle polveri sottili da 10 a 90 persone all’anno e il Comune si inventa la domenica ecologica. Si potrebbe parlare di attentato alla salute pubblica per le circa 5000 persone che ieri hanno corso lungo le strade cittadine sotto una cappa di polveri che ha superato di quasi tre volte il limite sanitario che la legge fissa 50 microgrammi per metro cubo d’aria. La Ulss di Verona invita a non fare esercizio fisico all'aria aperta quando i bollettini dell'inquinamento segnalano condizioni sfavorevoli: più veloce si respira più inquinanti penetrano nei polmoni, i bambini sono i più danneggiati. Il sindaco, che ha obbligo di legge per la tutela della salute pubblica, ha offerto ieri ai maratoneti una città carica di sostante cancerogene come confermano le centraline di rilevamento di Corso Milano e Casson fissate rispettivamente a 145 e 128 mg. I cittadini di Verona, diventano così vittime di un degrado ambientale di una amministrazione che non applica ciò che gli impone la legge: il Piano di tutela e risanamento dell’aria, ovvero misure strutturali che dovrebbero da anni essere applicate ma che rimangono colpevolmente in un cassetto. Lo dice lo stesso documento che il Comune ha fatto redigere dall’Università di Trento “in assenza dell’applicazione del Piano non solo le emissioni in atmosfera rimarrebbero elevate, ma probabilmente tenderebbero ad aumentare”. E lo confermano le 37 giornate di superamento dei limiti sanitari raggiunte a Verona già a febbraio, quando la legge fissa un tetto per l’intero anno a 35. Se non fosse una tragedia che si consuma in silenzio, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità stima in 8000 i morti ogni anno nella pianura padana a causa delle polveri sottili, e noi aggiungiamo a causa del mancato rispetto della legge, ci sarebbe da sorridere ad ascoltare l’assessore all’ambiente definirsi soddisfatto per l’intento educativo e di sensibilizzazione promosso dal Comune. Ciò che, invece, ci permettiamo di suggerire ai veronesi e di imporre al proprio sindaco una “Giornata per la legalità”. Dal 2005 al 2011 a Verona i limiti di legge a tutela della qualità dell’aria sono sistematicamente violati, per questo chiederemo l’intervento della Procura di Verona alla quale nei prossimi giorni l’Aduc presenterà un esposto. 
 
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