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L'irriverente fiorentino. Mc Donald's al Duomo. Quando la Camera di commercio gioca di sponda col potere e non fa gli interessi pubblici
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Comunicato di Vincenzo Donvito
8 luglio 2016 7:40
 
  “Mc Donald's sta vivendo una battaglia contro i cittadini e sta costruendo un elemento negativo sui suoi clienti”. Cos'e', un commento su un social network di qualche sfegatato della fiorentinita' retrograda che si nutre -per finta- solo di panini a lampredotto e lingua in salsa verde (sicuramente di prodotti non toscani), uno di quei commenti che hanno contribuito a che il Sindaco fiorentino si mettesse a cavalcare quella che lui chiama onda popolare di dissenso per preservare le tradizioni gloriose della citta' per cui ha ereditato la carica di primo cittadino?
Potrebbe, ma non e'. E' invece l'intercalare di Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio durante un suo intervento all'assemblea della Confindustria locale. “Battaglia contro i cittadini”... e sta parlando il presidente della Camera di Commercio per scoraggiare il colosso multinazionale della ristorazione dal procedere in ricorsi contro il provvedimento che gli ha negato l'apertura in piazza Duomo a Firenze; cioe' gli sta dando un consiglio per -come dice lui- abbassare i toni, e gli sta dicendo sostanzialmente “rinuncia ai tuoi diritti”. Il presidente istituzionale dei commercianti travisa. Primo perche' non ci sembrava che Mc facesse qualcosa pro o contro i cittadini, che' invece e' compito della Camera di Bassilichi e del Sindaco, ma che pensasse solo al proprio legittimo business. Secondo perche', se Mc procedesse ad un ricorso, lo farebbe rifacendosi a leggi nazionali su concorrenza, liberta' e mercato; leggi che dicono l'esatto contrario di cio' che il Sindaco ha stabilito con la sua delibera -spacciata per delibera Unesco, a cui invece solo si ispira in generale; e da quando in qua una delibera di un qualunque Comune ha piu' valore di una legge nazionale/comunitaria?
Questo, per noi sostenitori delle liberta' di commercio e di consumo e del decoro di dove si vive, si chiama “giocare di sponda col potere”, cosciente (perche' Bassilichi -imprenditore dell'innovazione- e' tutt'altro che tonto) solo di partecipare ad un gioco di squadra che crede gli spetti, anche se l'obiettivo e' una macelleria istituzionale e civica. E' uno di quei casi in cui il silenzio avrebbe giovato al nostro presidente e all'importante carica istituzionale che ricopre... ma forse i media non si sarebbero accorti della sua presenza all'incontro di Confindustria... Non ce ne voglia nessuno, ma noi siamo tra quelli che preferiscono che le istituzioni siano molto defilate, discrete e che si pronuncino solo per cose fatte e certe, non per istigare -come nel nostro caso- alla negazione del diritto e, di conseguenza, al disordine e all'incivilta'. 
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