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L'irriverente fiorentino. Mercatino tedesco in piazza Santa Croce. Qualcuno gioca sporco?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
7 ottobre 2016 12:09
 
  Apprendiamo dai media che il mercatino tedesco di Natale si terra' anche quest'anno a piazza Santa Croce. Un bell'appuntamento commerciale, anche se, nelle edizioni precedenti, i prezzi erano tutt'altro che popolari. Ricordiamo che per vari motivi l'amministrazione di Palazzo Vecchio ci aveva detto che l'edizione del 2013 (tre anni fa) sarebbe stata l'ultima a svolgersi sacrificando la bellezza di piazza Santa Croce, che e' bella, maestosa e accattivante proprio perche' e' vuota e fa risplendere in tutta la sua magnificenza l'omonima chiesa dove riposano le “urne de' forti” (1). Ma il 2013 non fu l'ultimo anno. Nel 2014 ci fu detto che quell'edizione sarebbe stata l'ultimissima. E poi c'e' sta l'ulteriore ultimissima (un deficit di vocabolario?) del 2015. Ora siamo nel 2016 e non sappiamo, dopo l'ultimissima dell'ultimissima, quale sara' l'aggettivo temporale che sara' utilizzato.
Ogni rinvio all'impegno di tenere il mercatino in un altro luogo, ovviamente, e' motivato.... ma possibile che non c'e' uno spazio autorevole in citta' per una manifestazione del genere, senza degradare la piazza con la statua di Dante Alighieri? Sembra di no. Ovviamente non ci crediamo e non ci interessa sapere perche' questo mercatino e' ancora in piazza Santa Croce. Sappiamo solo che non ci dovrebbe essere, non perche' a noi non piace o perche' magari qualche eminente autorita' storica e artistica ce lo ha fatto rilevare; NO, non ci dovrebbe essere perche' fin dal 2013, con deroga nel 2014 e poi nel 2015, l'amministrazione di piazza della Signoria si era impegnata in merito. Ed e' questo che ci fa imbestialire facendoci diventare irriverenti, mordendoci la lingua per evitare il turpiloquio, ma alimentando il nostro indignato cervello perche' -cittadini e contribuenti di questa citta', oltre che amanti del bello e dell'arte- veniamo maltrattanti e presi per i fondelli. Qualcuno a Palazzo Vecchio sta giocando sporco. E non ci sara' poi da stupirsi se gli amministrati, appena possono, cercano di fregare l'amministrazione inaffidabile.

(1) dall'opera “I sepolcri” di Ugo Foscolo (1778-1827)  
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