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Legittima difesa. Perché armarsi ci rende tutti più insicuri
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Comunicato di Pietro Moretti
14 marzo 2017 13:21
 
Dopo ogni episodio come quello di Lodi, dove un ristoratore ha ucciso una ladro entrato nel suo locale con un fucile, in molti sono indotti a pensare che armarsi sia il modo migliore per garantirsi la sicurezza. In rari casi può essere vero, ma in generale è un’illusione pericolosa, che renderà tutti più insicuri.
Per prima cosa, addestrarsi a sparare in poligono non è sufficiente per difendersi in sicurezza. E’ necessario imparare quando è opportuno estrarre un’arma, come maneggiarla in uno stato psicofisico di estrema eccitazione (tremore da adrenalina, paura ecc.), e soprattutto a saper scegliere i propri obiettivi, il che implica imparare quando non premere il grilletto. Sono capacità che si sviluppano con addestramento continuo, devono diventare istintive, perché l’occasione per difendersi verrà quasi sempre senza alcun preavviso e avremo frazioni di secondo per rispondere.
Prendiamo ad esempio una rapina a mano armata in un negozio. Entrano tre persone incappucciate, una di loro punta la pistola al proprietario appena attraversata la porta d’ingresso. In meno di dieci secondi svuotano la cassa ed escono. Mettiamo il caso che il negoziante sia armato e inizi ad estrarre la pistola per difendersi. Quali sono le probabilità che egli riesca a sparare prima di essere raggiunto dai colpi dei rapinatori? Ma anche se il negoziante riuscisse a sparare qualche colpo, quali sono le probabilità che nel conflitto a fuoco egli non rimanga ferito o ammazzato insieme a qualche altro innocente? Magari qualche cliente del negozio, magari qualche passante fuori dal negozio, magari un commesso, ecco che una odiosa rapina si trasforma in un evento letale.
Infine, un richiamo generalizzato ad armarsi contro i furti e le rapine provocherebbe conseguenze che andrebbero ben oltre il singolo episodio. Più ci armeremo, più si armeranno ladri e rapinatori, e più pericolose saranno le rapine e i furti in casa. Le forze dell’ordine, di fronte ad un crescente numero di persone armate, adotterebbero tecniche molto diverse e più aggressive nello svolgimento delle loro mansioni. Anche mandare al diavolo qualcuno che ti taglia la strada potrebbe risultare in una sparatoria se ci si lascia prendere dalla rabbia.
Chi scrive ha vissuto moltissimi anni negli Stati Uniti. Le statistiche - l'esperienza fatta e la percezione - parlano chiaro: più armi ci sono, più violenta e insicura è una società, più sono alte le probabilità che un reato predatorio si trasformi in morte. Poco importa che molte di quelle armi siano state acquistate per difesa personale.  
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