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LETTERA APERTA AL MINISTRO DOMENICO SINISCALCO: LA CONSOB INTERROMPA IL SILENZIO SUL CASO MYWAY-4YOU
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Comunicato 
30 settembre 2004 0:00
 

Firenze 30 settembre 2004. E' stata inviata oggi una lettera aperta al Ministro dell'Economia e delle Finanze affinche' intervenga per interrompere il silenzio dell'autorita' di vigilanza sul caso MyWay-4You. "Una delle funzioni che la Consob svolge per prassi - si legge nella lettera pubblicata integralmente a questo indirizzo clicca qui, - "e' quella di fornire risposte ai quesiti posti da operatori e organismi del mercato, associazioni di categoria, studi professionali, risparmiatori e relative associazioni rappresentative."
L'utilita' di questa prassi e' stata ribadita dalla stessa Consob nella Comunicazione n. DIS/97012083 del 28-11-1997 nella quale si precisa che "la Commissione e' consapevole che la risposta fornita ai quesiti posti da soggetti del mercato rappresenta uno strumento che concorre allo svolgimento delle attribuzioni istituzionali, in quanto consente di fornire indirizzi interpretativi e applicativi di norme e di rendere omogenei i comportamenti degli operatori, contribuendo cosi' alla tutela degli investitori."
Da mesi ormai l'Aduc ha richiesto in maniera formale alla Consob di pronunciarsi su alcuni aspetti tecnico-giuridici che condurrebbero alla radicale nullita' di questi contratti. La Commissione, naturalmente, non ha il potere di dichiarare il contratto nullo, questo e' compito della magistratura, ma ha il potere di fornire delle "interpretazioni autentiche" che avrebbero un peso fortissimo sia negli eventuali giudizi civili, sia nel comportamento dell'intermediario nella gestione dei reclami.
"A nessuno sfugge l'utilita' di un chiarimento da parte della Consob, - continua la lettera- con il quale avrebbe potuto drasticamente modificare l'atteggiamento dell'intermediario finanziario nei confronti dei reclami della clientela. L'atteggiamento omissivo da parte della Commissione ha invece consentito all'intermediario che ha venduto questi mutui spacciandoli per piani finanziari (e prendendosi cosi' anche una condanna per pubblicita' ingannevole da parte dell'Antitrust), di sistemare la questione con dei tavoli di conciliazione che hanno prodotto risultati risibili per i consumatori. Qualora la Consob si pronunci sui temi dai noi sollevati, l'intermediario sarebbe costretto a cambiare strada e venire realmente incontro alle legittime richieste dei risparmiatori. Non si comprende come mai la Consob si ostini a voler non rispondere.
Le chiediamo di intervenire presso la Consob al fine di sollecitare una presa di posizione pubblica sui temi sopra esposti, magari attraverso una comunicazione come le centinaia che la Commissione pubblica attraverso il proprio sito Internet per fornire chiarimenti ed interpretazioni, si' da porre fine a questa situazione che getta un'ombra sull'operato della Consob.
Per significare l'estrema urgenza di un mutamento di atteggiamento della Commissione, ho significato al Presidente prof. Lamberto Cardia che a partire dal 4 Ottobre prossimo, avviero' una iniziativa politica nonviolenta di "digiuno di dialogo" consistente nell'interrompere qualsiasi forma di alimentazione fino a quando il presidente non fornira' delle risposte ai quesiti posti ormai da circa un anno.
La situazione e' ormai critica. Migliaia di risparmiatori traditi da un prodotto finanziario che secondo tutti i giuristi che abbiamo interpellato e' certamente nullo, perche' viola le norme imperative previste dal Testo Unico della Finanza, attendono una risposta chiara dall'Autorita' competente.
Ci auguriamo che Lei voglia intervenire quanto prima per dare un segnale della presenza delle istituzioni al fianco dei risparmiatori traditi. Al fine di esporLe in maniera piu' dettagliata e documentata l'urgenza di questo intervento, saremmo lieti, se lo ritiene opportuno e utile, di incontrarLa quanto prima."
Alessandro Pedone, responsabile Aduc per la tutela del risparmio
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