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Liberalizzazione energia. Gli auspici del ministro, la realta' e le prospettive
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Comunicato di Vincenzo Donvito
19 maggio 2015 15:39
 
Il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, in audizione alla Camera ha detto: “Nessuno, meglio del consumatore, sa badare a se stesso"; "in un contesto che si deve preparare bene crediamo che il consumatore, se messo nelle giuste condizioni di avere le corrette informazioni e gli strumenti adeguati, possa essere il miglior arbitro di se stesso e del proprio consumo". Il tempo di tre anni previsto dalla legge, ha aggiunto, "ci sembra ragionevole" (1).
Un plauso alla nostra ministra. Anche noi auspichiamo un libero mercato dove, grazie alla concorrenza, qualita' e costi siano interessanti per il consumatore consapevole, e facciano crescere gli attori di questo mercato. Allo stato, pero', si parte svantaggiati rispetto ai tre anni che ci aspettano alla scadenza del 2018 quando e' prevista l'abolizione del mercato di maggior tutela: ad oggi, i prezzi del mercato vincolato sono piu' bassi di quello libero (2), mentre i gestori presenti sul mercato si comportano al pari di semi-truffatori; tutti gli utenti di un servizio energetico ne sono vittime o hanno comunque avuto un tentativo di truffa e/o illecito a cui spesso, per mancanza di informazione o faragginosita' dei metodi di rivalsa, hanno dovuto sottostare (contratti non richiesti, clausole non rispettate, costi non dovuti).
Domanda:
- cosa sta facendo la ministra per creare queste “giuste condizioni”, per “avere le corrette informazioni e gli strumenti adeguati”?
Al momento tutto e' uguale a com'era prima del 20 febbraio scorso, quando e' stato annunciato il ddl del Governo in merito.
Noi chiediamo cose “molto semplici” perche' si arrivi alla scadenza senza pentirsi di aver intrapreso la strada delle liberalizzazioni:
- multe piu' salate per i gestori che infrangono le normative, si' da rendere non convenienti i piccoli trucchi che “fregano” pochi soldi agli utenti e che rendono spesso piu' costoso il ricorso dell'eventuale rimborso: multe legate al fatturato;
- semplificazione estrema dei meccanismi di rivalsa degli utenti in accordo con l'AEEG con, soprattutto, la sospensione delle pretese economiche dei gestori fino alla soluzione della controversia (oggi, si e' costretti comunque a pagare altrimenti il servizio viene tagliato).
Si puo' sperare in qualcosa prima e non -come spesso avviene nel nostro italico sistema di normare e legiferare- dopo, quando il campo cominciera' ad essere cosparso dai corpi delle vittime?

(1) agenzia Ansa di oggi
(2) qui un'indagine dell'AEEG
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