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Comunicato 
11 giugno 1998 0:00
 
DI STAMPA

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

LIBERTA' DI STAMPA: L'ITALIA AL DODICESIMO POSTO NEL MONDO
COSI' UN'INDAGINE DI FREEDOM HOUSE. PER L'ADUC LA SITUAZIONE PEGGIORERA' PER QUELLO CHE STA ACCADENDO IN QUESTI GIORNI: RADIO RADICALE, GRPARLAMENTO, PIANO DELLE FREQUENZE E DISTRIBUZIONE DELLA STAMPA. LE DENUNCE DELL'OSSERVATORIO DI PAVIA E DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI. IL PRESIDENTE SCALFARO INTERVENGA SUBITO.

Firenze, 11 Giugno 1998. Freedom House -un'associazione Usa che pubblica indagini su molti aspetti dei diritti civili, e la cui attivita' e' recepita anche da Banca Mondiale e Fondo Monetario- ha fatto un'indagine sulla liberta' di stampa, e l'Italia figura al dodicesimo posto, con davanti, oltre agli altri Paesi del G7, anche Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca, Polonia e Taiwan, ma a pari merito di Cile, Corea del Sud e Repubblica Sudafricana.
"La tragica conferma di una realta' che si vive quotidianamente -cosi' commenta il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito- ed e' sintomatico e preoccupante che l'indicatore di Freedom House -che registra un'ulteriore flessione dell'Italia nella graduatoria rispetto a periodi precedenti- venga prima di considerare cio' che succede in questi giorni: non crediamo abbia fatto in tempo a prendere in considerazione fatti come questi ... che ci sembrano solo i principali:
- i dati dell'Osservatorio di Pavia sulla mancanza di informazione pluralistica alla RaiTv
- la denuncia del presidente della Commissione parlamentare di vigilanza della Rai-Tv sull'occupazione dell'azienda da parte delle forze di Governo
- l'avvio di GrParlamento della Rai, in violazione delle stesse norme che la istituiscono, con un'aggressiva presenza sul mercato in posizione di completa turbativa e stravolgimento dello stesso
- il caso della convenzione di Radio Radicale per la trasmissione delle sedute parlamentari, e gli ostacoli a far continuare un servizio stimato da tutti e a costi infinitamente piu' bassi di quelli Rai
- il piano di assegnazione delle frequenze che, per non dover applicare la legge con regole uguali per tutti, viene sistematicamente rimandato per favorire l'assalto monopolistico e oligopolistico dell'etere da parte di pubblici e finti/privati
- la non-liberalizzazione della distribuzione della stampa, fino alla farsa dell'approvazione della norma che, in via sperimentale e per 18 mesi, consente la vendita ovunque, ma a condizione che sia ad almeno 300 metri da un'edicola ... cioe' in alcun luogo.
Quello che ci fa temere il peggio, e' la prossima indagine di Freedom House, quando questi dati che abbiamo riportato saranno utilizzati come indicatori. A rimetterci sono utenti e consumatori, che devono pagare ed essere informati senza possibilita' di scelta, e con davanti il tunnel cieco di nuovi meccanismi di controllo spacciati per liberta'.
E' per questo che facciamo appello al Garante della nostra Repubblica, il Presidente, perche' richiami -come in altre occasioni ha gia' fatto- chi di dovere al rispetto dei principi di liberta' a cui dice di ispirarsi.

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