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MA PERCHE' LE POSTE ITALIANE SONO TRA LE PIU' COSTOSE D'EUROPA?
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Comunicato 
14 aprile 2004 0:00
 

IN EUROLANDIA SIAMO SECONDI SOLO ALLA FINLANDIA!

Firenze, 14 Aprile 2004. Deutsche Post ha fatto un'indagine sui costi della spedizione della lettera prioritaria standard (20 grammi) nei diversi Paesi europei e ne e' emersa una strana classifica per il nostro Paese, piu' in linea -a nostro avviso- con le strampalate politiche succhia-soldi della nostra azienda di Stato, che non con quella di un servizio pubblico erogato in regime di monopolio.
Tra i 17 Paesi presi in considerazione (i 15 Ue piu' Norvegia e Svizzera), noi occupiamo il 5° posto, con lo stesso livello tariffario della Svezia, 0,60 euro, rispetto ad una media di 0,52. E piu' costosi di noi ci sono Paesi come Norvegia, Svizzera, Finlandia e Danimarca, cioe' tutti Paesi il cui costo medio della vita e' decisamente piu' sostenuto dell'Italia, e quindi c'e' una logica. Che viene meno quando, piu' economici di noi, risultano Paesi come Austria, Germania, Francia, Gran Bretagna e Olanda, che hanno un costo medio della vita decisamente superiore a quello italiano.
Non solo, ma se escludiamo i due Paesi non comunitari della classifica, l'Italia e' al 3° posto dell'Ue, che diventa 2° nell'ambito dei Paesi di Eurolandia (la Danimarca e' ancora fuori della moneta unica).
Vediamo tutti i dati:
0,75 - Norvegia
0,66 - Svizzera
0,65 - Finlandia
0,61 - Danimarca
0,60 - Italia, Svezia
0,55 - Austria, Germania
0,52 - media europeaz
0,50 - Francia, Lussemburgo
0,49 - Belgio
0,48 - Irlanda
0,47 - Grecia
0,43 - Portogallo
0,40 - Gran Bretagna
0,39 - Olanda
0,27 - Spagna
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La domanda che sorge spontanea e' perche' la spedizione di una lettera prioritaria in Italia debba costare quanto in Svezia, o l'8,5% in piu' che in Austria e Germania, o quasi il 33,35% in piu' che in Gran Bretagna, o il 35% in piu' dell'Olanda? Forse il costo della vita in Italia e' maggiore di questi Paesi e con queste percentuali di differenza? O forse i livelli retribuzionali sono altrettanto maggiori? Oppure perche' ci vengono garantiti degli standard qualitativi si' eccellenti rispetto a quelli di questi altri Paesi, da giustificare questa differenza? Noi siamo propensi a credere che si tratti solo dell'andazzo italico di maggiorare e tenere alti tutti i prezzi (con lo Stato che lo fa piu' dell'ortolano), senza alcun giustificato motivo e, soprattutto, che non ne risentano le tasche degli utenti, che invece sono sudditi e non clienti che liberamente scelgono.
Oggi, grazie anche all'euro, i dati sono piu' evidenti. Ma, oltre all'evidenza, dove sono i vantaggi? Se restiamo nell'Ue, si tratta di quindici aziende nazionali con i loro poteri nei rispettivi confini nazionali, e non quindici aziende in concorrenza fra di loro, a cui ci si possa rivolgere. Certo, se andiamo in Olanda, possiamo spedire da li', a 0,39 euro, la nostra corrispondenza. Ma dov'e' l'ufficio delle Poste olandesi in Italia? Non c'e' perche' non ci puo' stare in quanto non c'e' la base di quello che fa il mercato, la concorrenza.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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