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Mercato del falso e illegalita' diffusa. Dov'e' lo Stato?
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Comunicato di Primo Mastrantoni
27 novembre 2009 12:51
 
La Confesercenti stima in 18 miliardi di euro il mercato del falso con 130mila addetti. Meta', o piu' dell'Italia, e' in mano a camorra, ndrangheta, sacra corona unita e mafia, l'altra meta' e' appannaggio dei furbetti del quartierino. L'evasione fiscale ammonta a 250 miliardi di euro (imponibile), per dire che le tasse le pagano i cosiddetti ventisettisti che si accollano le tasse tra le piu' alte della Ue. Il sistema burocratico gode nel vessare i cittadini di incombenze e di intralci. La maggiori citta' sono nel perenne caos del traffico, i mezzi pubblici assomigliano sempre piu' a carri bestiame. Ogni volta che si verifica un evento particolare, dal terremoto ai mondiali di qualcosa, ci si ritrova con incriminati e opere, pubbliche o private, sequestrate dalla "competente" autorita'. Insomma, sembra che l'illegalita' sia l'elemento distintivo di questa Italia. Dov'e', dunque, lo Stato? Ce ne sarebbe da lavorare per riportare questa "Italia, di dolore ostello" a un civico consesso regolato da altrettante civiche leggi. Si vuol fare? Lo chiediamo al Governo e alla sua maggioranza parlamentare.
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