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MONOPOLIO TELEFONIA FISSA: IL GIOCO DELLE PARTI DEI BOIARDI DI STATO
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Comunicato 
5 luglio 2003 0:00
 

Firenze, 5 Luglio 2003. E' significativa l'intervista che Tommaso Pompei, amministratore delegato di Wind, ha concesso oggi al quotidiano "IlSole24Ore", perche' gira intorno ad una constatazione "la liberalizzazione della telefonia fissa e' fallita", ma guarda solo la sua azienda e come il mercato possa essere indirizzato verso le politiche della stessa. Cioe' la liberalizzazione e' fallita perche' non c'e' spazio per Wind/infostrada, che le sta provando di tutte per trasformare il monopolio della telefonia fissa in un duopolio, ma ha difficolta' perche' i prezzi sono troppo alti e non riesce a conquistare -attualmente- spazi che vadano oltre il 12% (Telecom ne occupa l'85,3%).

Non ci aspettavamo che Pompei lanciasse chissa' quale messaggio liberalizzatorio (tutto sommato e' un boiardo di Stato a capo di una azienda di Stato: Wind e' dell'Enel), ma quantomeno un minimo di considerazione del mercato come qualcosa di necessario piuttosto che disponibile ad essere spartito.
Ma e' cosi'.
Ne prendiamo atto per l'ennesima volta per sottolineare che c'e' poco da aspettarsi da questo assetto attuale, e altrettanto poco da quello che auspica Tommaso Pompei. Il consumatore e' un soggetto inesistente, perche' il riferimento e' il suddito. Altrimenti non si starebbe a lesinare prezzi piu' bassi per l'ultimo miglio, ma si chiederebbe e ci si darebbe da fare (i mezzi non mancherebbero) per la sua abolizione e il passaggio della gestione ad un ente super partes in cui Telecom (liberata anche di quel 3% di presenta azionaria dello Stato) non dovrebbe neanche lontanamente partecipare, cosi' come Wind (anch'essa liberata della proprieta' statale) e qualunque altro operatore. L'ultimo miglio e' un patrimonio acquisito dal monopolio dello Stato, quindi deve essere lo Stato a metterlo a disposizione di chiunque a condizioni uguali.
La letterale presa per i fondelli dell'attuale gestione Telecom (con il pietismo da "cappello in mano" di Wind per procrastinare questo potere) e' il problema dei problemi. Il resto e' solo gioco delle parti.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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