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MPS. Il Governo ha imparato dal caso Etruria, ma ora serve una soluzione sistemica per le sofferenze bancarie, altrimenti torniamo al punto di partenza
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Comunicato di Alessandro Pedone
23 dicembre 2016 10:27
 
 A giudicare dal comunicato ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i provvedimenti presi per il salvataggio del Monte dei Paschi di Siena tutelano completamente i risparmiatori coinvolti. 
Apprendiamo, infatti, che gli obbligazionisti subordinati con obbligazioni Tier 2 (praticamente tutti i piccoli investitori) potranno scegliere fra una conversione in azioni al valore nominale (100%) oppure la conversione in obbligazioni non subordinate. 
Oggettivamente si tratta di una soluzione ottima, ma - come sempre - il diavolo sta nei dettagli e fino a quando l'articolato non sarà disponibile non scopriremo ad esempio come il Governo ha pensato di distinguere l'investitore retail dallo speculatore istituzionale. 
Benissimo, infatti, tutelare i risparmiatori ma al tempo stesso non si possono regalare soldi a coloro che hanno speculato su questa situazione. 
In ogni caso, una volta che il Governo fa una cosa buona a favore dei risparmiatori è corretto evidenziarla cosi’ come facciamo le molte volte che fanno cose improponibili. 
Detto questo, resta il nodo principale che è quello di un intervento sistemico. 
La soluzione trovata per l'emergenza (la garanzia sulle obbligazioni emesse per la liquidità immediata, l'intervento nel capitale dello Stato) è sicuramente positiva, ma se non si troverà in tempi rapidissimi una soluzione definitiva per il problema delle sofferenze bancarie, rischiamo fra un anno di dover tornare in Parlamento a chiedere un'ulteriore aumento del debito pubblico per ampliare il fondo per i salvataggi bancari, senza aver risolto definitivamente il problema. 
 
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