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MYWAY-4YOU. Il presidente della Consob propone il metodo "Monte dei Paschi" per le Cirio? Bella tutela dei risparmiatori!
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Comunicato 
8 ottobre 2003 0:00
 

Firenze 8 Ottobre 2003 - Nella sua prima audizione alla Commissione Finanze della Camera il Presidente della Consob, Lamberto Cardia, ha parlato della crisi di fiducia del sistema derivante dalla vicenda Cirio e MyWay.
Qualcuno poteva aspettarsi che l'occasione fosse propizia per entrare nel merito dei prodotti finanziari "4You-MyWay" come molte volte da noi richiesto, indicando precise norme del testo unico della finanza che questi prodotti avrebbero violato.
Invece il presidente Cardia ha indicato come modello per la risoluzione del caso Cirio l'accordo che il Monte dei Paschi di Siena ha stretto con alcune associazioni di consumatori e che e' servito a tacitare il problema. Complimenti!
Cardia non ha risposto nel merito delle domande che gli abbiamo pubblicamente posto con una lettera aperta del 10 Settembre nella quale gli chiedevano, retoricamente, se in Italia fosse lecito vendere un mutuo di scopo come un piano pensionistico, e se fosse lecito vendere in conflitto d'Interessi una propria obbligazione con un sovrapprezzo oscillante fra il 10 ed il 30%.
Il Monte dei Paschi progetta e distribuisce un prodotto che, a nostro giudizio, costituisce una violazione della legge e degli stessi regolamenti emessi dalla Consob, ed il Presidente di questo organismo di garanzia plaude ad una commissione di conciliazione che getta la croce addosso ai venditori che hanno venduto "male" il prodotto. Di piu', eleva questo comportamento a modello virtuoso a cui ispirarsi. Noi ricordiamo che i primi pronunciamenti dei giudici su questa vicenda hanno colto l'essenza della violazione del contratto in quanto tale.
Cosa dira' Cardia e la Consob quando sara' davanti a sentenze che dichiareranno l'illegittimita' dei contratti? E l'aspetto piu' grave di questa vicenda, cioe' la progettazione e la vendita di un prodotto che violando la normativa vigente ha prodotto un guadagno spropositato per la banca ed un danno certo per i risparmiatori? Certo non e' stato ancora sentenziato in questo termini, ma a fronte della valanga di richieste di intervento dell'autorita' giudiziaria, una prudenza di metodo non avrebbe guastato da parte di chi e' preposto alla tutela degli investitori.
Questa vicenda rafforza, se mai ci fosse stato bisogno, la nostra determinazione nel proseguire la via giudiziaria gia' intrapresa e ci conferma che questa era la sola vita possibile.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari
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