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Pesce crudo e Anisakis. Attenzione alle infestazioni
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Comunicato di Primo Mastrantoni
6 giugno 2012 12:42
 
 Va di moda mangiare il pesce crudo e... prendersi l'anisakidosi. E' un rischio concreto perche', in particolare durante il periodo caldo, si consuma di piu' il sushi e sashimi, pesce crudo, che in Giappone provoca decine di morti l'anno e che in Europa non provoca grandi danni perche' il pesce si consuma prevalentemente cotto. L'Anisakis e' un verme di 1-3 cm, che puo' infestare praticamente tutti i pesci. Le specie più colpite sono l'aringa, lo sgombro, il tracuro, il melu', il pesce sciabola, il merluzzo, le acciughe, la sardina e le triglie. Il vermetto provoca dolori addominali, diarrea, nausea, vomito, perforazioni dell'intestino e dello stomaco. L'eviscerazione del pesce puo' scongiurare il pericolo ma se l'Anisakis migra verso la parete muscolare, nascondendosi, il rischio si fa concreto. La soluzione e' la cottura del pesce perche' l'anisakis non resiste a temperature superiori a 60 gradi. La legge prevede che i pesci consumati crudi devono essere lasciati nel congelatore per 24 ore a -20 gradi. La prescrizione vale anche per un piatto molto popolare: le alici marinate. Il succo di limone o l'aceto non bastano ad uccidere il parassita, occorre appunto la refrigerazione prolungata. Sarebbe interessante chiedere ai ristoratori se le alici, o comunque il pesce crudo, che ci servono hanno passato una giornata nel congelatore.
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