Firenze, 16 Luglio 2005. Il presidente del Governo, Silvio Berlusconi, ricordano Luigi Einaudi, ha detto che la ricetta contro i prezzi alti e' "fare gli acquisti solo dove si trovano i prezzi piu' convenienti".
E' vero e siamo d'accordo con lui. In un'economia di mercato la liberta' di scelta e quella di offerta sono alla base di convenienza e qualita', e proprio in questi giorni, con l'avvio delle vendite a saldo, il non-fermarsi alla prima offerta e' fondamentale.
Ma il mercato non e' fatto solo di scarpe e capi d'abbigliamento, di telefonini o automobili, di ristoranti o di case, di voli aerei o... insomma tutti quei prodotti e servizi su cui possiamo scegliere. Il mercato e' fatto anche di energia elettrica e telefoni fissi, acqua e gas, giochi d'azzardo e farmaci, trasporti ferroviari e carburanti... insomma tutti quei prodotti e servizi che vengono erogati in regime di monopolio o dove la presenza del capitale pubblico o di norme corporative condiziona il mercato.
Per questi fondamentali prodotti e servizi, applicando la massima einaudiana, potremmo anche farci lo Stivale a piedi, ma resteremo grossomodo sempre con lo stesso prezzo, oppure troveremo prezzi territorialmente diversi, ma senza poter scegliere in uno specifico territorio.
E non ci sembra che il Governo del premier Berlusconi stia andando nella direzione di farci pare quattro passi utili in piu'.
Come non ci sembra, per esempio, che le varie autorita' di controllo (nel risparmio, nelle assicurazioni, nell'energia, nella finanza, nelle comunicazioni, nella concorrenza, etc) stiano svolgendo chissa' quale ruolo nella trasformazione del mercato.
Per cui si tratta di parole che fotografano una realta' molto parziale e che avrebbero un significato se si trasformassero in fatti, specialmente perche' questa trasformazione dipende solo dalla volonta' di chi ha il potere e intende esercitarlo per il bene di tutti.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc