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PREZZI. CONFERMA DELL'OCSE: NON E' COLPA DELL'EURO MA DEI COMMERCIANTI
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Comunicato 
26 settembre 2003 0:00
 

Roma, 26 settembre 2003. Le bugie hanno le gambe corte e non vanno lontano, cosi' anche l'OCSE, con un po' di ritardo, giunge alle stesse conclusioni dell'Aduc: non e' l'euro che ha determinato l'aumento dei prezzi, sono stati invece i commercianti. Riportiamo il nostro comunicato stampa del 1 marzo 2002 (!):
"E' circolata e circola insistentemente, e volutamente, la notizia che l'introduzione dell'euro abbia comportato la lievitazione dei prezzi a causa degli arrotondamenti. Non e' cosi' perche' proprio la presenza dei centesimi di euro dovrebbe rendere poco plausibili le motivazioni relative alle operazioni di arrotondamento, che potevano essere invocate in precedenza, quando ricevere 20 lire di resto era praticamente impossibile. Ora 20 lire, cioe' un centesimo di euro, possono essere tranquillamente restituite al consumatore come resto. In realta' una gigantesca mistificazione e' stata messa in atto per attribuire alla introduzione dell'euro la lievitazione dei prezzi, perche' la moneta europea come capro espiatorio fa comodo a moltissimi, per aumentare artatamente il valore delle merci e dei servizi. Aumenti che sono stati effettuati nei mesi scorsi, prima della introduzione dell'euro, e proseguiranno nelle prossime settimane con la medesima scusa e lo stesso colpevole: l'euro."
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
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