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PREZZI E REDDITI. I COMMERCIANTI GUADAGNANO MENO DEI LORO DIPENDENTI
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Comunicato 
10 dicembre 2004 0:00
 

Roma, 10 Dicembre 2004. "NeL settore del commercio al dettaglio l'imponibile medio e' di 11.878 euro" (1), cio' vuol dire che il commerciante in questione guadagna meno di 1.000 euro al mese mentre un lavoratore dipendente ha un reddito medio imponibile di 17.198 euro, cioe' 1.433 euro al mese. In sostanza il dipendente guadagna di piu', circa il 45%, del datore di lavoro. Questi dati si riferiscono all'anno 2000 ma sono indicativi di come funziona il mondo del commercio. Se poi vogliamo raffrontare i dati dell'imponibile prima (1999) e dopo l'ingresso dell'euro e riferiti al 2003, constatiamo che i commercianti in genere (non solo quelli al dettaglio) hanno incassato solo 1.500 euro in piu' l'anno, cioe' 125 euro al mese. A tutti i consumatori e' dato di sapere, perche' lo verificano sulla propria pelle, quanto i prezzi siano aumentati con la scusa dell'euro. Nel 2002, anno di ingresso della nuova moneta, abbiamo denunciato con forza aumenti dei prezzi che non avevano ragione d'essere e solo a fine anno abbiamo avuto la soddisfazione di vedere pubblicata la nostra accusa: responsabile degli aumenti sono il sistema commerciale e le mancate liberalizzazioni.
Oggi gli stessi vertici delle associazioni di categoria dei commercianti chiedono ai propri associati la riduzione dei prezzi. Appello che rimarra' inascoltato e che serve solo a mettere l'animo in pace. La risposta vera la stanno dando i consumatori riducendo le spese e selezionando gli acquisti.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.

(1) Corriere della Sera 10.12.2004.
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