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PUBBLICITA' FS. LO SPRECO DI CHI CHIEDE PIU' SOLDI AGLI UTENTI
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Comunicato 
5 luglio 2005 0:00
 

Firenze, 5 Luglio 2005. Su molti quotidiani di oggi compare la pubblicita' delle Ferrovie dello Stato. Pubblicita' di pura immagine e, visto che questo servizio e' erogato in regime di monopolio, praticamente utile solo a far guadagnare chi ha accolto la pubblicazione.
Un grande palmo di mano, a piena pagina con in mezzo la scritta "nel vostro futuro c'e' un viaggio. Partito 100 anni fa", per celebrare i 100 anni da quando e' iniziato questo servizio. Facile ironizzare che il viaggio partito 100 anni fa forse e' quello di un pendolare su una delle tante disastrate tratte ferroviarie locali o di un passeggero sugli attuali intercity, e lo facciamo invitando ognuno a richiamare alla memoria una delle tante volte che e' stato vittima di questa qualita' del servizio.
Ma quel che piu' ci preme rilevare e' il costo enorme i questa inutile pubblicita', solo dopo che alcuni giorni fa il Governo ha bloccato la richiesta di aumenti delle tariffe.
E ci vien da domandare perche' chiedere questi aumenti e continuare ad offrire una pessima qualita' soprattutto nel trasporto locale, se poi si hanno si' tanti soldi da fare queste campagne? La risposta noi l'abbiamo, ed e' che fintanto continuera' il monopolio, con la finta privatizzazione fatta di scatole cinesi ognuna delle quali e' composta da capitale pubblico, i soldi dei contribuenti e degli utenti continueranno ad essere utilizzati in questo modo: far crescere la propria presenza in termini di potere e non di qualita' e quantita' del servizio.
C'e' forse qualcuno che, dopo aver visto questa pubblicita', si sentira' piu' invogliato a prendere un treno? La risposta e' scontata.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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