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RACCOLTA FONDI: AGOSTO POSITIVO PER I FONDI, NEGATIVO PER I SOTTOSCRITTORI
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Comunicato 
5 settembre 2003 0:00
 

Firenze 5 Settembre 2003. Assogestioni, come tutti i mesi, presenta i dati della raccolta del sistema dei fondi nel mese passato: si dimostra, con i numeri, come di consueto, che i risparmiatori non sono correttamente informati.
Il sistema ha raccolto altri 3.148 milioni di euro prevalentemente nel comparto dei fondi di liquidita' (soldi destinati ad avere un rendimento medio inferiore rispetto ai tassi di mercato), ma anche gli azionari e gli obbligazionari hanno avuto un saldo positivo.
I risparmiatori, in assenza di una corretta informazione continuano a dare fiducia al sistema dei fondi comuni che ha ampiamente dimostrato di non meritarla. I gestori dei fondi che si dichiarano a "gestione attiva" hanno lo scopo di fare meglio della media del mercato. Dovrebbero cioe' approfittare delle fasi rialziste e limitare i danni nelle fasi ribassiste. La verita' e' che, nel complesso, non ci riescono mai. Ma questo, i sottoscrittori, non lo sanno.
Vediamo i dati. Da Marzo 2003 c'e' stato un notevole incremento dei mercato azionario. Osserviamo le variazioni dei seguenti indici dal 1 Marzo 2003 al 31 Agosto 2003-09-04

Indice Fideuram dei Fondi azionari Europei: 12,30%
MSCI DTR AC Europe: 19,48%
EuroStoxx: 18,43%

Come si vede, l'indice Fideuram dei Fondi Azionari Europei (cioe' l'indice che raggruppa i risultati di tutti i fondi comuni di diritto italiano specializzati nel mercato azionario europeo) mostra una apparentemente brillante performance del 12,30%. Il rendimento appare molto meno brillante se confrontato con la media del mercato. L'indice MSCI DTR AC Europe (uno dei piu' usati indici rappresentativi del mercato europeo), in valuta locale, ha reso il 19,48%. Il famoso EuroStoxx (indice che rappresenta le principali aziende europee) ha reso il 18,43%. I difensori dell'industria dei fondi comuni diranno che il confronto non e' valido per questa o quella ragione tecnica.
Allora facciamo un confronto molto piu' semplice. Da qualche mese, anche in Italia, e' finalmente possibile acquistare ETF, fondi che hanno l'obiettivo di replicare un indice di mercato.
Prendiamo tre ETF che investono sul mercato europeo (i dati sono gia' al netto dell'imposta del 12,5%):

ETF che replica l'indice S&P Euro (SPDR Euro): 21,75%
ETF che replica l'indice S&P Europe 350 (SPDR Europe 350): 18,72%
ETF che replica l'indice EuroStoxx 50 (EuroStoxx 50 LDRS): 15,75%

I numeri parlano chiaro: circa un terzo del recente rialzo dei mercati e' stato mediamente perduto dai fondi comuni italiani che investono nei mercati azionari.
I gestori diranno che sei mesi e' un periodo troppo breve per fare confronti e che i fondi vanno giudicati nel medio lungo termine. Questa storia e' una frottola che deve essere smascherata. I cosidddetti fondi a gestione attiva, in Italia, in realta' sono fondi che seguono mediamente l'andamento medio del mercato ma che hanno costi e zavorre di tipo tecnico che li costringono a fornire un rendimento netto largamente inferiore a quello della media del mercato che un comune risparmiatore puo' ottenere puntando sugli ETF.
Il consiglio che l'Aduc continua a dare e': non fidatevi dell'industria del risparmio gestito. E' possibile farne a meno con un minimo di conoscenze che ciascuno puo' farsi da solo, puntando solo su strumenti che sono quotati sui mercati e liberamente acquistabili da chiunque presso qualunque banca.
Alessandro Pedone, consulente Aduc per gli investimenti finanziari
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