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"LA RADIO NE PARLA". E LA QUESTURA RILASCIA IL PERMESSO DI SOGGIORNO...
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Comunicato 
11 marzo 2005 0:00
 

Firenze, 11 marzo 2005. La Questura di Firenze stamattina ha rilasciato il permesso di soggiorno ad un cittadino croato che la settimana scorsa aveva partecipato alla trasmissione della Rai - Radio Uno "la radio ne parla". Ecco cos'e' successo.
Il sig. X, cittadino croato di 22 anni, da sempre residente con la propria famiglia in Italia, chiedeva il rinnovo del suo permesso nel maggio 2004 alla Questura di Venezia, la quale, anziche' accettare la documentazione e istruire la pratica, gli fissava un appuntamento per il deposito dell'istanza di rinnovo al luglio 2005, lasciandolo con il permesso scaduto e senza cedola di richiesta. Da quel momento il Sig. X, diventava suo malgrado clandestino senza poter essere assunto ne' cambiare residenza.
Nel settembre, lo stesso signor X, si trasferiva a Firenze e si recava in Questura per il rinnovo che non era riuscito a chiedere a Venezia. Malgrado vi si recasse piu' volte, anche a mezzo dei legali del nostro servizio Aduc-immigrazione, l'Ufficio Immigrazione non gli consentiva di presentare l'istanza stessa, dicendo che il permesso era scaduto e che competente al rinnovo ormai era la Questura di Venezia. Alcune settimana fa abbiamo deciso di rendere pubblica questa storia. Siamo stati cosi' contattati dalla redazione del programma radiofonico Rai "La radio ne parla" che ha poi dedicato la puntata del 7 marzo scorso alla vicenda.
Nel frattempo, la Questura di Firenze ha contattato il Sig. X comunicandogli che avrebbe accettato la domanda di rinnovo. Oggi, dopo 11 mesi di clandestinita', il Sig. X puo' tornare ad una vita normale: puo' lavorare e trasferire la propria residenza.
Cio' che non possono le intimazioni legali, puo' ben farlo la stampa e la radio!! E forse e' un record nazionale: 4 giorni per un permesso di soggiorno!!
Siamo sicuri che tutto funzioni come dovrebbe? Cioe' che le questure applichino le leggi come dovrebbero, che le stessi leggi non siano limitative dei diritti di coloro che chiedono di risiedere sul territorio italiano e che, soprattutto, debbano continuare ad essere le questure i referenti per questo tipo di servizi amministrativi? Noi crediamo di no, e per questo siamo impegnati, col nostro servizio di consulenza, assistenza e informazione in materia, per far si' che non si debba andare a parlare alla Rai per vedersi riconosciuti i propri diritti.
Claudia Moretti - Emmanuela Bertucci
Responsabili del servizio Aduc-Immigrazione
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